Pomi d’ottone e manici di scopa

Quando ero giovincello per me le produzioni Walt Disney erano sinonimo di film familiari, veloci, pieni di ritmo e di magie, a tratti cantati.
Solo in seguito ho scoperto che la Disney produceva anche un sacco di altre cose.
Due titoli su tutti rappresentavano il genere e sono passati decine di volte nei televisori che si sono succeduti in casa mia.
Il primo è il celeberrimo Mary Poppins, il secondo è il meno famoso Pomi d’ottone e manici di scopa.

Ok, scommetto che anche il secondo lo avete visto tutti più di un paio di volte.

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In realtà i due film hanno più di un punto in comune, a partire dal regista Robert Stevenson, al protagonista maschile David Tomlinson.
Entrambi mischiano (in maniera esemplare) attori in carne ed ossa e personaggi a cartoni animati ben prima di Roger Rabbit, entrambi strizzano l’occhio alla commedia musicale con intermezzi cantati, entrambi hanno bambini come protagonisti.

Insomma, due classici film Disney (per come la vedo io).

Ma di Mary Poppins saprete tutto, quindi facciamo due chiacchiere unlteriori su Pomi d’ottone e manici di scopa.
Angela Lasbury (prima di diventare la scrittrice indagatrice portasfiga Jessica Fletcher) è una curiosa signora solitaria che studia magia per corrispondenza e Tomlinson è il ciarlatano che le invia le dispense.
Solo che lei riesce veramente (pasticciando un pò) a realizzare gli incantesimi millantati dal maestro.
Naturalmente le cose si complicano e i due intraprendono un viaggio per recuperare una parte perduta di un libro importante, scortati dai tre bambini affidati (controvoglia) alla Lasbury.

Si finisce su un isola a cartoni animati dove vivono animali che hanno lo stesso tratto delle bestioline che animeranno tre anni dopo Robin Hood e per le strade incantate della Londra di metà secolo scorso.
Metà proprio precisa perchè siamo in piena Seconda Guerra Mondiale e la strampalata coppia finirà per mettere lo zampino nella cacciata dei tedeschi dal proprio villaggio.

Quindi ambienti molto soffici e parecchia magia per una storia condita da un pò di musica e tanta fantasia.
Non so… io riesco a vederci un anticipo di Harry Potter molto più romantico, molto più per famiglie e molto più sereno.
E naturalmente una nota di merito va agli effetti speciali. Vestiti che si animano, letti (e apprendiste streghe) che volano a cavallo di una scopa, viaggi nello spazio disegnati a matita.

Come vogliamo concludere? Film come questo non se ne fanno più?

Se la conclusione vi piace, teniamola pure per buona.

One Comment

  1. maikol says:

    un film bellissimo che merita molto

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