TFF28 – The infidel – Infedele per caso

The Infidel, ovvero come fare della commedia colta e divertente viaggiando sul terreno minato delle differenze religiose.

Anzi, direi anche oltre, visto che qui si parla chiaramente di estremismi religiosi.

Mahmud è musulmano e vive in Inghilterra, ma a dirla tutta non è che sia proprio osservante.
Promette però al figlio di sembrare un buon musulmano almeno in presenza del patrigno della fidanzata ed ottenere così la sua approvazione.
Già… perchè il patrigno in questione è un capopopolo antisemita ed estremista.

Il problema è che contemporaneamente Mahmud scopre di essere stato adottato e che i suoi genitori biologici sono ebrei.
Così entra in piena crisi cercando di non scontentare nessuno e viene inevitabilmente preso per estremista da tutti.

Josh Appignanesi mette insieme una commedia splendida e molto molto divertente (per due volte applausi a scena aperta e risate continue in sala).
Il film è ricco di particolari che fanno inevitabilmente ridere, come la piccola figlia di Mahmud che gioca alla Jihad.
E non mancano le sequenze sapientemente create in sceneggiatura capaci di coinvolgere lo spettatore.

Ma non c’è alcun dubbio che buona parte del merito è di Omid Djalili, davvero strepitoso.
Praticamente il film è un one man show in cui il protagonista risulta devastante per le sue espressioni, per la sua corporeità, per il suo modo di muoversi… amche solo per come piega le sopracciglia.

Una commedia che merita quindi attenzione e si candida a raccogliere un premio al TFF28 (miglior attore?).

Senza dimenticare che The infidel è anche evidentemente un film contro gli estremismi, per la libertà di religione e per l’uguaglianza.
Simbolica la sequenza in cui il protagonista poggia sulla scrivania una copia del Corano accanto a quella del Vecchio Testamento.

Mio voto del pubblico 4/5.

Update 4 dicembre

Omid Djalili vince il premio come Miglior Attore al Torino Film Festival 28 (posso vantarmi?)

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