Vi racconto un altro ottimo lavoro di Manuela Chiarottino. Ottimo perchè è semplice, lineare, una bella e coinvolgente storia d’amore, una storia molto tipica, che può capitare a chiunque. Eppure (o forse proprio per questo) La ricerca della felicità funziona perfettamente.
Dicevamo una storia che può capitare a chiunque. Certo, perchè è una storia d’amore. Lorenzo è un insegnante di educazione fisica. Vorrebbe innamorarsi, avere un bambino, ma la sua timidezza gli rende sempre difficile fare il primo passo. Fino a quando incontra Simone e tra i due scoppia una passione, un amore, che sembra in grado di far superare a Lorenzo le sue difficoltà.
Certo non sarà un percorso semplice, perchè Simone è il suo opposto. Gli piace vivere, uscire la sera, divertirsi, non ha mai disdegnato una scopata, anche occasionale e sicuramente non ha alcuna intenzione di avere un bambino.
Ma le cose pian piano cambieranno, i due insieme troveranno il modo di superare le differenze, di trovare un punto di incontro. Dovranno certo superare ostacoli, arrivare a compromessi, trovare strade comuni e convincere il mondo che li circonda.
Intorno (anzi dentro) la storia d’amore che l’autrice ci racconta si sviluppano tematiche importanti. Il punto fondamentale a favore del romanzo è non centrare tutto sull’omosessualità dei protagonisti. La Chiarottino ci racconta il rapporto tra due persone e (come dovrebbe essere normalmente) il cuore della vicenda è l’amore, non il sesso dei soggetti in questione.
Certo i riferimenti ad ulteriori difficoltà non mancano, ma sono assolutamente di contorno.
E’ centrale invece il tema della maternità surrogata, che piomba nella storia quando la coppia decide di avere un figlio. Anche in questo caso però la faccenda è affrontata con la massima naturalezza, mostrando dubbi, sensazioni, emozioni, paure, tutto quello che sconvolge l’animo di una coppia in attesa di un figlio che, forse, in caso di maternità surrogata è ulteriormente ampliato. Non fosse per il motivo che coinvolge più persone.
Il libro è comunque da leggere, partendo da un titolo che è volutamente ambizioso, per scoprire se davvero i due protagonisti, due uomini come tanti, due persone per nulla speciali (se non speciali come lo siamo tutti) riusciranno davvero a trovarla questa felicità.
La mia intervista con Manuela Chiarottino.
Qui sotto invece la mia chiacchierata con l’autrice al Salone del Libro di Torino 2018