Il viaggio delle verità svelate, di Ernesto Chiabotto

Dopo Il custode, torna in libreria con un romanzo pieno di fascino Ernesto Chiabotto. Con Il viaggio delle verità svelate, Neos Edizioni, Chiabotto ci porta lontano, in un Iran di cui sappiamo veramente poco (parlo ovviamente per me ma immagino di rappresentare una bella fetta della popolazione italiana), con quello che è il più classico viaggio di scoperta, crescita e formazione.


Oreste e Mahmoud sono amici dai tempi dell’Università. Hanno studiato a Torino, sono stati molto legati. Poi Mahmoud è tornato al suo Paese ma i rapporti hanno continuato ad essere molto stretti, con incontri saltuari loro e delle rispettive mogli. Un’amicizia forte, su basi culturali e di condivisione di intenti.

40 anni dopo Oreste va finalmente in visita in Iran e il suo amico lo accoglie come un Re, organizzandogli un viaggio alla scoperta del Paese, delle sue tradizioni e della sua cultura. Sarà però anche un viaggio alla scoperta di sè e del suo passato perchè Oreste ha perso alcuni anni prima buona parte dei suoi ricordi (e non solo quelli) in un terribile incidente. Il viaggio lo aiuterà a ricostruire il suo passato e a scoprirne aspetti fondamentali che non aveva mai conosciuto.

Mai titolo fu più esemplificativo perchè Il viaggio delle verità svelate è davvero un viaggio di scoperta. Il protagonista si imbatterà in sorprese nascoste nel suo passato capaci di modificare una vita. Lo farà però un passetto alla volta, guidato dal suo amico (che a sua voltà scoprirà verità a lui oscure). Il viaggio è duplice. Fisico, tra gli usi e i costumi di un Iran estremamente complesso e affascinante. Mentale e interiore, tornando col ricordo alla Torino di fine anni ’70, una Torino in cui gli avvenimenti personali si incrociano con gli eventi storici che non potevano non toccare due studenti universitari. Siamo nel cuore degli anni di piombo in una delle città maggiormente protagoniste di quegli anni.

Chiabotto ci guida con mano sicura attraverso lo spazio e il tempo, ci attirà con l’attesa, riesce a creare pian piano la suspance per le rivelazioni che arriveranno. Davvero il lettore non sa cosa aspettarsi per buona parte del romanzo. E quando la sorpresa arriva… non è finita lì.

Non è difficile lasciarsi trasportare, seguire i due protagonisti tra cene a base di kebab e notti stellate nel deserto. Ancora più facile ritrovarsi nella Torino degli anni ’70, nel cuore di vicende che conosciamo bene (meglio ancora se siamo di Torino, visto che si scende nel dettaglio di eventi storici locali).

Alla fine se ne esce sicuri di aver guadagnato qualcosa, come se un pezzetto di quel viaggio così colmo di sensazioni ed emozioni, sorprese e rivelazioni, lo avessimo compiuto anche noi. Se volete approfondire ulteriormente trovate qui la mia intervista con Ernesto Chiabotto.

Leave a Comment

Powered by WordPress | Deadline Theme : An Awesem design by Orman