Indagine parallela, di Rocco Ballacchino

Rocco Ballacchino cerca nuove strade e con Indagine parallela, Ugo Mursia Editore, ci presenta il suo nuovo non-eroe, il giornalista Luca Moretti, come la birra.

Moretti, che si chiama davvero così ma potrebbe anche prendere il nome dalla birra che consuma in quantità industriale, è un giornalista, caporedattore di Torino News. Litiga col capo e decide di prendere un periodo di ferie. Non fa però in tempo a godersi il riposo perchè viene tirato in ballo da un misterioso assassino, che sceglie lui come terminale dei suoi deliranti annunci.


Fermate lo spettacolo al teatro Regio o una persona morirà. Quello che sembra il messaggio di un folle ha però un seguito, che viene replicato pochi giorni dopo. Moretti comincia un’indagine parallela a quella del commissario Caruso, col quale è in costante contatto… o quasi. Dovranno capire chi è il misterioso uomo in nero che uccide a bordo di una moto dopo aver annunciato i suoi propositi a Moretti. E poi perchè ha scelto proprio lui?

Il nuovo personaggio di Ballacchino è lontanissimo dai suoi eroi precedenti Crema e Bernardini. Rude, solitario, anche antipatico, Moretti è un giornalista che mette il lavoro davanti a tutto e tutti, non vuole stringere relazioni con donne che potrebbero intralciare il suo mestiere e diturbare il suo disordine casalingo. Egocentrico, accentratore, cinico, abituato a tirare le fila delle storie che racconta, questa volta si trova però lui al centro della vicenda, incapace di restare a galla.

Pressato dai colleghi, non è per nulla a suo agio dall’altra parte della barricata e vorrebbe risolvere al più presto la faccenda per tornare alla sua routine. Non sarà facile, anche perchè di mezzo c’è Donatella, collega con cui spesso condivide il letto oltre che l’ufficio. Tra loro i rapporti sono sempre stati molto chiari ma la nuova situazione rimescola le carte, lavorativamente e sentimentalmente.

Intorno a loro si muovono una serie di personaggi che l’autore tratteggia in maniera da renderli importanti per la vicenda e tutt’altro che secondari. Ognuno con caratteristiche e ruolo precisi. Dal commissario Caruso, ai colleghi del suo e degli altri giornali, al porcaro di corso Unione Sovietica, piccoli ruoli che diventano fondamentali nell’economia del racconto.

A tutto questo aggiungete un ritmo narrativo davvero incalzante ed ecco che viene fuori un thriller ritmato e coinvolgente, dal quale è davvero difficile staccarsi. Ballacchino conosce il mestiere e i piccoli accorgimenti per spingere il lettore a leggere ancora un capitolo prima di chiudere il libro…

Non mancano i riferimenti alla vita reale, con personaggi (soprattutto televisivi) facilmente riconoscibili. Se volete approfondire trovate su Quotidiano Piemontese (che compare nel romanzo) la mia intervista con Rocco Ballacchino.

Leave a Comment

Powered by WordPress | Deadline Theme : An Awesem design by Orman