La storia della famiglia Vergnano, dal 1882 la storia del caffè a Torino (o almeno una fetta importante di quella storia). La racconta con affetto e passione Luca Iaccarino ne Il fuoco sotto al caffè, Mondadori, un titolo notevole perchè unisce l’immagine ovvia ma potente della moka che borbotta sul fornello a quella della forza propulsiva che ha permesso ad un’idea di diventare una delle maggiori aziende italiane e mondiali del settore.
Iaccarino racconta la vicenda familiare incentrandola proprio sulle persone che questa famiglia compongono ed hanno composto, attraversando cinque generazioni. Lo fa nel modo più adatto a permettere alle voci di narrare e ad alle menti di ricordare. Lo fa insomma quasi sempre a tavola.
Tra un piatto di acciughe ed altre prelibatezze quasi sempre piemontesi l’autore incontra di volta in volta i componenti ancora viventi della famiglia Vergnano e con loro ripercorre e ricostruisce la storia dell’azienda, che è in realtà la storia di diverse aziende.
Tutto comincia con Domenico Vergnano ma la “holding” Vergnano nasce con i figli di Domenico, sei fratelli e tre sorelle che gestiscono una serie di attività, una delle quali (la più piccola) è la bottega con torrefazione. Sono solo i fratelli Carlo e Franco, generazione successiva, a trasformare la piccola impresa in vera e propria azienda, portandola tra le eccellenze del settore.
Un riassunto in poche righe non può nemmeno lontanamente restituire il calore del racconto e i mille episodi che costruiscono la storia. Vi toccherà leggerla, è inevitabile. Scoprirete una fetta di storia italiana, scoprirete una famiglia appassionata e pronta ad aiutarsi, scoprirete rischi, azzardi e piccoli passi, colpi di fortuna e notevoli congiunture astrali negative. Tutto concorre a creare la storia.
Sarà bello poi ritrovare immagini e situazioni che raccontano l’Italia degli ultimi 140 anni, scoprire anche piccoli intrecci aziendali di cui difficilmente potrete altrimenti essere a conoscenza.
E nell’aria, leggendo, inevitabilmente vi sembrerà di sentire costantemente un intenso aroma di caffè, caldo, corposo. Necessario ad entrare nella vicenda.
Curiosità personale. Ad un certo punto della storia ho incontrato tra le pagine Francesca Vergnano, mia coscritta, con cui ho seguito diversi corsi universitari nel biennio iniziale di Scienze della Comunicazione a Torino. E’ possibile che lei di me non si ricordi, ma io di lei si ed è stato un piacere scoprire quale è stato il suo percorso dopo quegli anni.
Se volete approfondire ho fatto due chiacchiere con Luca Iaccarino su Quotidiano Piemontese.