L’ultima predica, di Alessia Francone

Accuratezza e funzionalità dell’intreccio. Direi che L’ultima predica, il romanzo giallo medievale di Alessia Francone ha tutto quello che serve per non deludere il lettore. Come recita il sottotitolo si tratta della prima indagine di Raniero da Albinea, il che fa sperare che ne vedremo di successive. Ed è una buona notizia.


Siamo a Monteviverna, fittizio comune della Toscana del 1262. Per la predica quaresimale arriva un noto frate predicatore domenicano, Frate Ronaldo da Firenze, accompagnato da un giovane compagno. Il frate però non farà in tempo ad esporre il suo sermone in piazza perchè verrà assassinato in una via buia, dietro il convento.

Ad indagare sulla vicenda è il giudice Raniero da Albinea, insieme al cavaliere del Podestà Arrigo Buonforte. I due si troveranno a parlare con frati, inservienti, nobili, mostrandoci pian piano la struttura ed il funzionamento di un comune medievale.

L’intreccio della vicenda e la narrazione del quotidiano si incastrano perfettamente e l’autrice è brava a dosare parole e avventure, corredando il tutto di precisi riferimenti, ad esempio, alla struttura del convento o a quella del palazzo del Podestà.

Così il nostro giudice si trova a scoprire invidie sopite e misteri che risalgono a 20 anni prima. Ma anche ad affrontare eretici e inquisizione. Ci troviamo così immersi in un medievo cupo e violento, nel mezzo degli scontri tra Guelfi e Ghibellini e alla caccia all’eretico nascosto.

Raniero però, e con lui il podestà e Arrigo, è uomo saggio e colto, o probabilmente saggio perchè colto. Non giudica quindi pensieri ma solo comportamenti, mette in dubbio, ma le applica rigorosamente, le leggi in vigore. E’ un uomo illuminato nel periodo più buio della storia d’Europa. Il lettore finisce così per amarlo immediatamente, per fidarsi della sua intuizione e della sua rettitudine. Si finisce per vederlo come un uomo davvero super partes, senza mai dimenticare però l’epoca in cui è ambientata la vicenda.

E poi naturalmente c’è la soluzione, che è giallo puro ed è tutta da godere.

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