Da grande farò l’uomo ragno, di Luisella Ceretta e Maurizio Puato

Da grande farò l’uomo ragno, Neos Edizioni, è un’autobiografia. E’ la storia umana e lavorativa di Maurizio Puato, scritta con Luisella Ceretta. Ora che lo sapete però dimenticatelo!
Dimenticatelo perchè quello che abbiamo di fronte è in realtà un romanzo di formazione estremamente avvincente e coinvolgente ed il fatto che sia una storia vera mi pare (non me ne vogliano gli autori) assolutamente secondario.


Siamo a Torino negli anni ’70. Torino nord, zona di immigrazione all’ora come adesso. E allora come adesso le famiglie di immigrati cercavano di sbarcare il lunario come potevano, spesso finendo in mano ad organizzazioni più o meno criminali. Così Maurizio, che è un bambino, si trova a crescere in un ambiente non proprio splendido per quel che riguarda la situazione generale. Intorno a lui e al bar della madre si muovono personaggi di dubbia onestà, a vari livelli di delinquenza.

Sono però le persone che in qualche modo aiutano a crescere il bambino, che deve destreggiarsi anche nel rapporto difficile tra i genitori. Un padre che quando beve diventa violento (e beve spesso) ed una madre che cerca di staccarsi da questo rapporto, ma non è impresa facile.

Maurizio invece, per salvarsi, si rifugia nei fumetti. Zagor (che ama più di Tex) e naturalmente L’uomo ragno (prima che diventasse Spider-man). Costruisce in casa le armi dei suoi eroi, li immagina, e (come tutti i bambini del mondo) da grande vorrebbe diventare come loro. Solo che Maurizio diventerà davvero come loro.

Maurizio è infatti Maurizio Puato, oggi scalatore esperto e responsabile degli interventi esterni della Mole Antonelliana. Insomma Maurizio è quell’uomo ragno che ogni tanto vediamo penzolare sul monumento simbolo di Torino per controllare cavi, sostituire pezzi, fissare pannelli. E che un giorno, un inverno torinese, la Mole la scalò addirittura.

Il Maurizio adulto e scalatore però compare solo nella parte finale del libro. Per arrivare a quel punto c’è un lungo e affascinante, molto coinvolgente, percorso di crescita di un bambino, poi ragazzo, di periferia. Non credo sia il caso di aggiungere altro se non invitarvi a leggere il libro. Se volete approfondire potete anche leggere la mia intervista con gli autori.

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