Il giornalista Luca Moretti, come la birra, torna in pista e lo fa proprio sotto Natale, il periodo che maggiormente odia. Rocco Ballacchino propone la seconda avventura del suo nuovo eroe noir ne I due volti della verità, Mursia.
Moretti, che ancora non è tornato al suo giornale dopo i fatti di Indagine parallela, riceve la telefonata di tal Calippo, meteora musicale che dopo un solo pezzo di grande successo è scomparsa dai radar del mondo dello spettacolo. L’artista vuole raccontargli “come è stato fregato” ma quando Moretti arriva nell’abitazione del suo contatto lo trova con un pugnale nella schiena.
Inevitabile quindi che il giornalista cominci ad approfondire la storia del personaggio e a cercare di trovare il colpevole dell’assassino. Anche perchè nel frattempo il commissario caruso sembra voler chiuder eil caso con troppa fretta. Intanto i rapporti di Moretti la sua collega amante Donatella sono in seriua difficoltà, proprio quando la donna sembra aver più bisogno di lui.
Ballacchino non ha nulla da imparare. Ci tuffa nella vicenda a pagina 1 e ci guida in una cascata di eventi fino alla conclusione del mistero, senza lasciarci il tempo di respirare. In questo viaggio a perdifiato per le vie di Torino, in attesa di un Natale che Moretti eviterebbe volentieri, incontriamo una serie di tematiche interessanti.
Quella in primo piano è ovviamente il mondo delle meteore musicali. Artisti che esplodono in un’estate, vengono strizzati e spremuti per poi essere buttati in un angolo e spesso passare la vita alla ricerca di recuperare un successo davvero troppo folgorante. E’ un’analisi piena di empatia e con non poche frecciate nei confronti degli squali del business musicale.
Poi abbiamo lo stalking, con il quale una delle protagoniste deve fare i conti. Ballacchino è abile a mostrarci come ci si possa finire dentro quasi senza accorgersene, in questo caso dopo un normale appuntamento. Un arrotolarsi di eventi in cui la vittima rischia di sentirsi colpevole fino a quando si rende conto che no, le cose così proprio non vanno, non può essere normale… ma ora che faccio? Come ne esco?
E naturalmente ci sono i protagonisti e le loro caratteristiche, precise, chiare, da vero noir. L’amico giornalista, il commissario, la madre, la compagna-collega… Tra tutti mi piace segnalarvi il rapporto di Moretti con il suo porcaro di fiducia. Quel van di hamburger è il luogo in cui il nostro eroe si ricarica, trova ascolto, svago e spazio per riflettere e ripartire. Imperdibili le gara sui significati delle parole tra i due uomini. Se volete approfondire, ancora una volta, ho intervistato Rocco Ballacchino.