La prima notizia è che la scelta del titolo italiano non è così malaccio: Come ammazzare il capo… e vivere felici ha un suo senso logico e centra in pieno la vicenda del film, e non sfigura nemmeno al confronto dell’originale Horrible Bosses.
La seconda notizia è che la commedia di Seth Gordon è splendida. Divertente, piena di ritmo e di battute e situazioni folgoranti.
La terza notizia (da non sottovalutare) è che Jennifer Aniston in versione ninfomane fa la sua (porca) figura!
Le vite di Kenny, Nick e Kurt sarebbero decenti se tutti e tre non fossero vessati da dei capi insopportabili, ben oltr il limite della decenza e dello stalking.
Uno è uno di quei capi padrone che pensano di poter governare le vite dei loro collaboratori, un altro è un cocainomane che sta distruggendo l’azienda del padre e non ha alcuno scrupolo morale, la terza è una dentista ninfomane splendida e irresistibile che vorrebbe portarsi a letto il suo assistente, il quale deve resistere alle continue allusioni e proposte sessuali per difendere il proprio imminente matrimonio.
Esasperati dalla situazione i tre amici decidono di far fuori i loro boss, ma non sono certo killer esperti e finiscono per mettersi in una serie di pasticci senza via d’uscita.
Come ammazzare il capo… e vivere felici è divertente dal primo all’ultimo minuto ed ha tutto quello che si può chiedere ad una commedia.
Situazioni divertenti, una sceneggiatura che regge bene per tutta la durata, battute sensate e irresistibili… e sei protagonisti davvero perfetti.
E sugli attori ci sarebbe da scrivere un capitolo a parte.
Il terzetto di protagonisti vessati dai loro capi è composto da Jason Bateman, gelido e forse il più sensato dei tre, P.J. Byrne, il più pasticcione e il più divertente al conto finale e Jason Sudeikis, quello che tromba più di tutti e per questo finisce per combinare casini.
Insieme si muovono perfettamente sulla scena, alternandosi e completandosi a vicenda.
Con una perfetta capacità di parlarsi addosso ed interrompersi continuamente. Tempi comici da trio ampiamente rodato.
E poi ci sono i tre antagonisti, che sono i nomi forti del film e qui Gordon ha ritagliato per loro tre ruoli estremi, esagerati, che tutti e tre reggono alla grande.
Kevin Spacey è il capo vessatorio, geloso della moglie, capace di tutto per il suo egoismo su tutti i fronti. Cinico, spietato, perfetto.
Jennifer Aniston è la dentista ninfomane sempre mezza nuda, che gioca continuamente col sesso, spogliandosi in studio e giocando con i corpi addormentati dei sui pazienti. Immagino che rimarranno per anni in giro per la rete le immagini della Aniston tratte da questo film.
Ma il più incredibile è Colin Farrell, cocainomane, completamente trasformato anche fisicamente, folle, illogico, esagerato.
Tre splendidi ruoli da star affermate, a cui bisogna aggiungere il cameo di Donald Sutherland.
Insomma un film divertente e consigliatissimo, che in un eccesso di autocompiacimento punta altissimo nel tentativo di creare anche un modo di dire che rimanga ai posteri: “La metterei a 90 e le farei vedere tutte e 50 le stelle della bandiera”.
Non l’avete mai sentito?
Ma si… lo dicono in quel film… Come ammazzare il capo… e vivere felici.
Io invece mi sento di sconsigliarlo 🙂
Perchè, anche questo, come tanti altri film americani, non è capace di spingersi oltre una sottile patina di critica del sociale. Punta per scherzo il dito contro quelli che sono gravi problemi di ordine morale ed economico, per poi rassicurarci che è tutto sistemato, senza rischi di fallimenti personali.
Nella recensione non l’ho scritto ma è evidente che si gioca su problemi seri, ma direi che è compito della commedia sollevare col sorriso problematiche anche gravi… pensa alle tante commedie italiane degli anni 50 con al centro la guerra mondiale o a migliaia di altri esempi… ultimo lo splendido Four Lions.