Testimone inconsapevole di Gianrico Carofiglio

Romanzo d’esordio di Gianrico Carofiglio (di cui vi ho già raccontato Ad occhi chiusi), Testimone inconsapevole è la vicenda che mostra l’apparizione sulla scena letteraria di Guido Guerrieri, avvocato con una (normale) storia personale tormentata.

Troviamo Guido alla fine del suo matrimonio (ma lui non se n’è reso conto) ed all’inizio dei suoi duri problemi psicologici.
L’avvocato è costretto a rimettere in gioco la sua vita, a ripartire e fatica a farlo.
Nel pieno delle sue difficoltà si trova poi ad affrontare un caso non facile.
Accetta infatti di difendere un cittadino senegalese accusato del rapimento e dell’omicidio di un bambino a Monopoli.
Le prove sono tutte contro di lui e soprattutto la stampa sebra aver già deciso il colpevole.

Sarà dura per Guerrieri trovare la strada per difendere il suo cliente.
A dargli una mano psicologicamente c’è l’apparizione di Margherita (anche lei coi suoi bei problemi).
E forse insieme potranno venirne fuori.

La prosa di Carofiglio è semplice, lineare, coinvolgente.
La novità che introduce nel panorama italiano è che in Testimone inconsapevole (e poi nei romanzi successivi) l’indagine non è al centro del racconto.
Non sapremo chi è l’assassino, come si sono svolti veramente i fatti.

Seguiremo però il processo, le  mosse e le scelte di Guerrieri, perchè quello che l’autore ci racconta è la storia di un uomo.
Un uomo normale con tutte le sue difficoltà, il suo privato non facile.
E siccome quest’uomo di mestiere fa l’avvocato, ecco che il processo entra nella vicenda e ne diventa quasi il fulcro, però il processo, non l’indagine!

Il risultato è un romanzo ben scritto, che si lascia leggere facilmente, coinvolgente, e comunque impossibile da abbandonare quando Carofiglio passa a raccontarci nei dettagli l’arringa finale… perchè noi in fin dei conti vogliamo sempre sapere come va a finire!

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