Terzo romanzo di Gianrico Carofiglio dedicato alle avventure dell’avvocato Guido Guerrieri, Ragionevoli dubbi sviluppa ulteriormente la figura dell’avvocato capace e allo stesso tempo dell’uomo inevitabilmente insicuro.
Guerrieri, lasciato da Margherita, viene chiamato a difendere un uomo arrestatato con in macchina 40 chili di eroina purissima, già condannato il primo grado e che però si dichiara innocente.
La situazione ha dei risvolti preoccupanti perchè Guerrieri riconosce nell’uomo un picchiatore neo-fascista che lo aveva pestato da ragazzo e deve così decidere se è in grado di lavorare in maniera serena.
Inoltre c’è di mezzo una moglie di origini giapponesi molto affascinante, per non parlare del misterioso avvocato che ha difeso (poco e male) l’uomo in primo grado, chi è? cosa nasconde?
Insomma un bell’intrigo, come sempre ottimamente orchestrato da Carofiglio, capace di raccontare una vicenda intrigante ma soprattutto di trasmetterci l’animo, i dubbi, le passioni del suo protagonista, col quale la vicinanza è ormai quasi totale.
Il protagonista è un uomo normale, pieno di dubbi e di incertezze, che commette continuamente errori (nella sua vita privata perchè in aula è astutissimo), un uomo qualunque, insomma.
I momenti più forti sono sempre le arringhe (pur non lunghe) di Guerrieri, coinvolgenti e rivelatrici, accompagnate dall’analisi continua dell’avvocato, dalla sua conoscenza della psicologia di chi si trova davanti, giudici compresi (e qui è evidente l’importanza del fatto che Carofiglio sia davvero avvocato).
La prosa è sempre accattivante, i capitoli corti permettono un ritmo elevato e la voglia incontrollabile di “leggerne ancora uno” fino ad arrivare alla conclusione quasi senza accorgersene.