Molto taiwanese questo zombie movie firmato Joe Chein.
Mafia, bande di quartiere, poliziotti lottatori e capaci di acrobazie marziali, sparatorie, c’è tutto questo in Zombie 108, oltre naturalmente ad una carrettata di morti viventi ed una schiera notevole di ragazze quasi sempre nude.
La trama la si riassume in due battute.
Taiwan è invasa da zombie (i titoli di testa sono l’occasione per dirci cosa è successo).
Vari personaggi in fuga nel quartier controllato da una banda mafiosa locale.
Ci sono i cattivi, un gruppo di poliziotti, qualche ballerina…
E non manca il maniaco pervertito che cattura le ragazze per violentarle a piacimento nella sua casa bunker.
In mezzo a tutto questo un sacco di zombie, brandelli di carne staccati a morsi, ragazze nude che ballano (e che poi vengono violentate) ed anche un paio di bambini di passaggio.
Le interpretazioni sono globalmente scadenti e non sono sicuro che quadri la sequenza temporale che dovrebbe fare da filo conduttore.
Ma quello che conta sono le immagini, senza dubbio.
Ottimi gli zombie, ottimi gli ambienti, addirittura meglio il maniaco e la sua casa, le sue folli invenzioni e le sue storture, mentali e fisiche.
E poi c’è quel finale con l’ultima trasformazione ed il delirio horror che porta ad autori ben più amati e a generi osannati (dal basso, s’intende).
Due curiosità.
Il nero che fugge facendo inutilmente parkour.
La sequenza iniziale con gli zombie nel supermecato (Carrefour nello specifico) che omaggia evidentemente il maestro George Romero.
Solo per appassionati del genere.