La forza di False verità di Matt Ruff è tutta nell’idea di partenza, nella creazione di un mondo alternativo, nel ribaltare completamente quello che conosciamo eppure nel farlo funzionare lo stesso.
Quando poi la struttura è creata e la narrazione va avanti ecco che qualcosa si perde e rimane un discreto thriller.
Dimenicate quindi il mondo che conosciamo, anzi ribaltatelo completamente.
La superpotenza mondiale sono gli Stati Uniti d’Arabia, forza democratica e musulmana che unisce gli stati del Medio Oriente e deve difendersi da quelli che sono i pericoli terroristici mondiali.
L’Europa è un insieme di staterelli quasi barbari al cui centro c’è il grosso stato di Israele, insediato dopo la Seconda Guerra Mondiale la dove fu la Germania.
Ma il pericolo maggiore per il mondo civile arriva dal nord America dove è una lotta continua tra piccoli stati indipendenti, alcuni dei quali coprono la presenza di cellule terroristiche.
La situazione precipita il 9 novembre 2011 (9/11) quando un doppio dirottamento aereo di matrice cristiana distrugge il World Trade Center di Baghdad facendo piombare gli UAS nel terrore.
Avete capito qual è la base del racconto di Ruff ed all’inizio è un bel problema riuscire a raccapezzarsi perchè si incontrano personaggi storici e paesi esistenti che però hanno un ruolo completamente diverso rispetto alla realtà che conosciamo. Ci sono Saddam, bin Laden ed un sacco di altra gente.
Su questa comlplessa intelaiatura si snoda la vicenda, con protagonisti alcuni poliziotti arabi che cercano (anche con metodi di interrogatorio non proprio corretti – che vi ricorda?) di scoprire chi c’è dietro gli attentati del 9/11 e finiscono invece per scoprire l’esistenza di qualcosa di molto più complesso e con riflessi decisamente fuori dalla realtà conosciuta.
Un libro comunque estremamente interessante e da godere (che a più riprese fa anche riflettere sulla realtà che conosciamo).