Se vi piacciono gli horror in salsa asiatica questo prodotto thailandese fa decisamente per voi. Long weekend – Thongsook 13 è un film di fantasmi molto asiatico nella sua struttura come nella scelta dei punti forti. In definitiva Taweewat Wantha prova a spaventarci con fantasmi brutti (a tratti molto brutti) e cattivi… ed in parte ci riesce.
Un gruppo di ragazza decide di passare il week end su un’isola in cui è accaduta una tragedia anni prima. Un rito per tener buoni alcuni demoni finisce in vacca e muoiono tutti.
Il problema è che nel gruppetto di ragazzi c’è anche lo scemo del villaggio, uno che solo grazie all’amuleto che porta al collo da quando è bambino riesce a non vedere costantemente i fantasmi.
Naturalmente uno stupido gioco tra ragazzi farà perdere l’amuleto al povero ragazzo e libererà una forza subdola e violenta.
L’inizio con i due protagonisti da bambini lascia intendere cosa vedremo: del resto quando si comincia con fantasmi e bambini non che si possa finire a tarallucci e vino.
Ed infatti quando poi le cose si fanno serie veniamo invasi da fantasmi urlanti, giovani ragazze con i capelli lunghi che si contorcono in impossibili angoli e tutto quanto ci possiamo aspettare da un film del genere.
Effetti speciali e paure sono tipiche degli horror asiatici. Molto buio, molte urla, molti inganni, con il fantasma che si trasforma di volta in volta in ognuno dei protagonisti per cercare di ingannare gli altri.
Poi volti deformati dall’orrore, vento, fiamme, buio, buio e ancora buio.
Ottima la sequenza della candelina, per come è pensata e per come è realizzata.
E molto buono il finale, che (ormai capita raramente) riesce anche un po’ a sorprendere.