Non delude le attese Shinji Aramaki e ci regala un Capitan Harlock affascinante, molto oscuro, misterioso, lontano (ma non troppo) dall’originale pirata della serie di Leiji Matsumoto, ma capace di affascinare lo spettatore.
In realtà della serie originale Aramaki riprende solo l’idea di base, poi la storia è qui completamente nuova.
Harlock è un pirata misterioso che da centinaia di anni viaggia per lo spazio con la sua Arcadia combattendo la Gaia Coalition e cercando un modo per permettere agli uomini di tornare ad abitare sulla terra.
Con lui ci sono un manipolo di eroi disgraziati e senza speranze, ma fedeli e capaci.
Poi arriva il giovane nuovo ribelle, che vuole aiutare a salvare la terra ma nasconde un segreto. E tutto cambia, la storia che per secoli si è ripetuta uguale a se stessa arriva ad un punto di svolta.
Libertà è la parola d’ordine. Poi però il film ci regala misteri, intrighi, tradimenti, un vero e proprio thriller spaziale, coinvolgente e affascinante.
Auliche le immagini, spettacolari, grandiose le battaglie. E di battaglie, esplosioni e combattimenti ce ne sono fino alla noia.
E poi c’è Harlock, misterioso, cupo, quasi invisibile per buona parte del film, compare solo nei momenti topici, fino ad un finale in cui diventa finalmente protagonista.
Un uomo che vive trascinando il suo mito, forse specchio di se stesso, e scopriremo che nemmeno lui è proprio senza macchia.
Il film è assolutamente godibile e da non perdere per chi ha amato la serie tv.