La bellezza senza tempo di Mario Parodi

Parto con un outing importante: amo il jazz ma non frequento (se volete quindi potete considerarlo un amore platonico). Sapete poi che amo alla follia la mia Torino, quindi ho letto con grande piacere La bellezza senza tempo – il jazz giovane a Torino di Mario Parodi, Neos Edizioni.

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Trattasi di un agile e interessante libercolo che racconta i giovani jazzisti torinesi. 25 di loro, per la precisione.

Ad aprire il libro una doppia introduzione, quella inevitabile di Furio Di Castri e quella comunque significativa di Marco Basso.

Il colpo di genio di Parodi è senza dubbio la struttura del libro. Venticinque capitoli così composti: biografia del giovane musicista + breve storia del locale in cui il suddetto giovane musicista è stato ascoltato + poesia improvvisata (del resto stiamo parlando di jazz) dall’autore su uno dei pezzi suonati nella serata in questione.

La cosa funziona eccome. In un colpo solo scopriamo la storia di ragazzi (o quasi ragazzi) che hanno fatto del jazz la loro storia e alcuni degli angoli più significativi della Torino dell’arte, della storia e della musica.

Si, perchè tra i luoghi deputati non ci sono solo i locali del jazz ma anche luoghi che si sono prestati per una volta alla musica come il Museo Egizio o il caffè Fiorio.

Finisce così che il lettore scopre le storie di musicisti che ha sentito suonare e ne incontra di nuovi, così come scopre le storie di luoghi che conosce benissimo e ne incontra di nuovi.

E a dirla tutta finisce che a chiudere la rassegna incontri Silvia Carbotti, un’amica, che stimi molto non solo per quanto fa in campo jazzistico, ma per tutt’altre faccende.

L’intervista con Mario Parodi.

Questi i jazzisti presenti nel libro ed i luoghi in cui hanno suonato:
Johnny Lapio – Caffè Fiorio
Emanuele Francesconi – Circolo dei lettori
Tiziana Cappellino – Officine Bohemien
Fabio Giachino – Birrificio Torino
Gianmaria Ferrario – Jazz Club Torino
Simone Garino – La rusnenta
Sergio Di Gennaro – Punto Di Vista
Luca Curcio – Cavallerizza
Gabriele Ferian – Ciaparat
Ruben Bellavia – Superbudda
Giangiacomo Rosso – Molo di Lilith
Enrico Degani – Cafè des Arts
Marta Antolovich – Museo Ferroviario Piemontese
Dario Terzuolo – Museo Egizio
Jacopo Albini – Area Cooking e Relaxing, piazza Vittorio
Alessandro Di Virgilio – Molo Antonelliana
Giuseppe Ricupero – Gam
Davide Liberti – Baratti e Milano
Fabio Gorlier – Murazzi Student Zone
Daniele Ciuffreda – La Drogheria
Alberto Gurrisi – Blah Blah
Cecile Delzant – Green Box
Gianni Virone – Azimut
Michele MIllesimo – Brek
Silvia Carbotti – La Cantina VB

 

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