Sto per raccontarvi un romanzo decisamente particolare. Intanto La distrazione di Dio è un doppio esordio. E’ il primo romanzo di Alessio Cuffaro ed è uno dei primissimi volumi editi da Autori Riuniti, una casa editrice che ha un bel progetto e spero possa regalarci sorprese importanti.
Con queste premesse ci si aspetta inevitabilmente qualcosa di memorabile e devo ammettere che Cuffaro non delude le attese.
Incontriamo il protagonista, Francesco, da ragazzino, in una Torino di fine ‘800. Figlio di poveri lavoratori, non ha la minima idea di ciò che lo aspetta nella vita… e nemmeno noi.
Francesco vive due vite: la prima da ragazzo povero, la seconda quando viene preso sotto l’ala protettiva di un nobile ed ha la possibilità di studiare e diventare ingegnere. Un futuro nemmeno ipotizzabile.
Ma ovviamente è solo l’inizio, perchè quando Francesco muore si risveglia immediatamente in un altro corpo, a Parigi, nel mezzo di una vita di un giovane di cui non sa nulla, e dovrà ricominciare da capo, imparare tutto cià che ha da imparare della vita che il suo nuovo corpo ha fin lì vissuto, con un vantaggio (forse): ricorda perfettamente tutta la sua vita precedente.
E da qui via in un continuo cambio di corpi ed una crescita inarrestabile. Immaginate quante cose potreste fare mantenendo le conoscenze acquisite e risvegliandovi in un corpo giovane.
In fondo è un romanzo di formazione, di crescita. Un lungo viaggio, più lungo di qualunque altro sia mai stato intrapreso da un uomo. E i dubbi e le difficoltà saranno parecchi.
E naturalmente il nostro protagonista atraversa la storia degli ultimi 150 anni (che non è una storia banale), scopre, impara, soffre, perde tutti quelli che gli stanno intorno, sperimenta, vive, prova a organizzare una vita senza scadenza.
Nel romanzo c’è un sacco di roba e Cuffaro ci guida passo passo alla scoperta di una storia e soprattutto di un pensiero.
Curiosità: le pagine del romazo sono a decrescere. Si parte da pagina -233 e si arriva a zero. E’ una scelta della casa editrice che non è così banale come sembra… e nel caso del romanzo specifico questo conto alla rovescia finisce per trovarsi perfettamente a tema.