Due parole veloci su Hearts Boomerang di Nikolay Khomeriki.
Due parole veloci perchè non ho molto da dire, il film russo in concorso è difficile, non per tutti.
Kostya lavora come assistente autista nella metropolitana di Mosca e scopre di avere una rara malattia al cuore e che potrebbe morire da un momento all’altro.
Decide però di non dire niente a nessuno e continuare la sua vita.
Nell’animo però si pone un sacco di domande.
Continua così a rapportarsi in maniera sempre più difficile con la madre, con la fidanzata e con i colleghi di lavoro, mentre intorno a lui la neve raffredda Mosca e i rapporti tra le persone.
Girato in bianco e nero, non luminoso, il film di Khomeriki è lento e mostra pochissimo.
Inquadrature lunghissime, molto oltre il necessario narrativo, utili però a rappresentare le riflessioni del personaggio.
Esteticamente molto elegante.