Lunga vita al Re! di Mary R. Rinehart

Lasciate spazio ad una giallista coi fiocchi come Mary R. Rinehart e vi tirerà fuori una specie di colossal dal fascino imperituro come Lunga vita al Re!.

Siamo nel regno inventato di Livonia, che però interagisce col mondo esistente.
Il vecchio Re sta per morire, il figlio è stato ucciso anni prima dai ribelli che vorrebbero instaurare la repubblica ed il regno è destinato al piccolo Otto, di appena dieci anni.

In questa situazione base la Rinehart sviluppa una trama affascinante e nemmeno troppo intricata.

Abbiamo il Cancelliere storico amico del Re, pronto a tutto per il sovrano e per il regno, anche a sacrificare la vita dei giovani discendenti.
Abbiamo il piccolo erede che vorrebbe una vita più normale e fa amicizia con un bambino americano che gestisce una giostra.
Poi la giovane cugina, innamorata del suo cavaliere senza macchia ma destinata al Re di un paese vicino per sancire alleanze.
Poi i cortigiani, con i loro diversi ruoli.

E ancora il Comitato dei 10, un gruppo di rivoluzionari infiltrati nei palazzi del potere che vorrebbero rovesciare la monarchia e che (loro si) sembrano usciti da un giallo classico di quelli pieni di intrighi di potere.

La Rinehart mescola il tutto con sapienza e insaporisce con una prosa scorrevole e coinvolgente.
Ci mette l’amore, il rispetto, la passione, la rivolta, la ribellione, la tradizione, l’innovazione…
La sua capacità migliore è però forse quella di sviluppare nei dettagli i personaggi secondari, fino a creare una rete di protagonisti ampia e funzionante per un romanzo coinvolgente come pochi.

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