La senda – The Path, un sentiero noioso

Nulla di nuovo sotto il sole, anzi direi sotto la neve della solita casa isolata in montagna.
La senda – The path è un tradizionale racconto di un dramma familiare e Miguel Ángel Toledo non riesce a dargli quel tocco in più che potrebbe significare la novità.

Lui e lei sono in crisi e allora se ne vanno col figlio in una baita di montagna abbastanza isolata, sperando di recuperare il rapporto.
Nel passato dell’uomo c’è qualcosa che non quadra ma non ci viene mai detto di che si tratta… rimane lì in sospeso.
E si fonde con la sua mente un po’ deboluccia, con la gelosia al centro.
Finirà naturalmente ampiamente in tragedia.

Il centro della faccenda è la mente confusa di  Gustavo Salmerón ed attraverso quella la storia ci viene narrata.
Così il risultato è che ci sia un po’ di sconclusionatezza. A poco serve che gli ultimi minuti del film chiariscano tutto. Certo spiegano quanto accaduto ma non è che migliorino l’insieme del film.

La cosa migliore rimane comunque l’intreccio illogico che mischia sogno, incubo, fantasia e realtà, lasciando dubbi nello spettatore.
Poi anche le simboliche marionette che avrebbero meritato più spazio.
E insieme a questo naturalmente i riccioli neri di Irene Visedo.

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