La bomba e l’onda di Andrea Fontana

Se come il sottoscritto siete nati negli anni ’70 il libro di Andrea Fontana è uno di quei lavori che non dovete perdere assolutamente. Si, perchè La bomba e l’onda (per i tipi di Bietti) è una panoramica (ma con un certo approfondimento non banale) sul mondo degli anime giapponesi, e come sapete bene questo mondo racchiude (in realtà ne è il fulcro) tutta quella serie di cartoni animati che ci puppavamo ogni sera negli anni ’80, da Jeeg Robot d’acciao a Rocky Joe, da Lady Oscar a Ken il guerriero.

Fontana racchiude la sua narrazione tra due momenti fondamentali della storia nipponica, le bombe di Hiroshima e Nagasaki e lo tsunami corredato da fuga atomica di Fukushima.
E partendo da questi due momenti (partendo da uno e arrivando all’altro) prova a spiegare come avvenimanti di questo tipo abbiano inciso sulla società giapponese e quindi sui suoi autori di anime, ripercutendosi nelle storie che tanto abbiamo amato. E ci riece benissimo.

bomba-onda

La divisione del volume è in tre momenti.
I figli della bomba analizza la prima serie di anime, con caratteristiche precise e la voglia di ripartire di ricostruire, di emergere, tutti inevitabilmente segnati da quelle due esplosioni.
Siamo nel periodo dei grandi robot di Go Nagai (Jeeg Robot d’acciao, Mazinga, Ufo Robot, Mazinga Z, Il grande Mazinger, ma anche dei primi lavori di Hayo Miyazaki (e io scopro che Conan il ragazzo del futuro è roba sua) e nel primo periodo dei supokon, gli anime a tema sportivo (Mimì e Rocky Joe) con lo sport visto come momento di riscatto.

I figli del boom prende invece in considerazione il periodo che riguarda la rinascita del Giappone, il boom economico. Ed allora è tempo di successi in giro per il mondo (soprattutto in Europa) e dell’esplosione dei shojo, gli anime dedicati al pubblico femminile con le eroine alla riscossa, da Lamù a Lady Oscar. Ma è anche il momento dei supokon di seconda generazione, quelli in cui conta primeggiare e vincere (Holly e Benji ma anche Gigi la trottola) e dell’esplosione del fantasy, da Dragon Ball a Ken il guerriero a I cavalieri dello Zodiaco.

Infine I figli della bolla ci racconta gli ultimi decenni, la crisi economica, il crollo di alcuni sogni. Ed è il tempo delle nuove eroine alla riscossa (ma con ideali completamente diversi), da Ranma 1/2 a Sailor Moon e dell’irruzione di serie a tematiche horror molto decise.
Ma questo è il periodo che ho inevitabilmente vissuto meno…

Fontana è abilissimo a creare paralleli, a mostrare cosa succede negli anime in relazione agli eventi storici (molto interessante la tabella finale con i parallelismi anno per anno) ed anche a raccontarci gli autori e la loro evoluzione.

Insomma davvero un libro da non perdere se amate il genere ma come me non ne avete una conoscenza approfondita.

Tra le appendici vi segnalo in particolare il saggio di Susanna Scrivo dedicato alla condizione della donna negli anime 8e nella società giapponese), tema quantomai attuale anche nel nostro paese.

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