Sotto le stelle di Fred, di Marina Rota

Fred Buscaglione compie 100 anni. Fred, lo sapete, non è mai morto perchè quando gli eroi se ne vanno così presto come ha fatto lui diventano eterni. Fred, poi, che è volato via alla guida di una Thunderbird rosa, è entrato direttamente nel mito, senza nemmeno passare dal corridoio della storia.


Marina Rota lo ha omaggiato con un romanzo che non è una biografia ma un modo per seguire da vicino  gli anni della sua crescita musicale e personale. Con Sotto le stelle di Fred, Buendia Books, Marina Rota sbircia da una finestra che si affaccia sulla portineria dove ha vissuto da bambino Nando Buscaglione e da lì parte un viaggio che cerca di raggiungere Fred nel corso degli anni. Inutilmente, perchè è ovvio che i miti non si possano raggiungere.

Eppure con questo romanzo ci sentiamo vicini all’artista che cambiò la musica italiana aprendo una breccia sull’America come non lo siamo forse mai stati. Chi racconta ci porta, con rispetto, nel mondo più intimo di Buscaglione, quello dei suoi amici di sempre Leo Chiosso e Gino Latilla, quello degli Asternovas, il gruppo che Fred non abbandonò mai.

Ma ci restituisce anche un Fred molto lontano dall’immagine che abbiamo di lui, garantendo un volta per tutte che il Buscaglione uomo non aveva nulla a che fare con il personaggio spaccone, sciupafemmine e dedito al whisky facile che lo ha reso famoso in tutta Italia.

Ad affiancare chi narra la vicenda sulle tracce di Fred c’è Claudio, l’amico di sempre, il complice delle scorribande culturali. Dalle chiacchierate tra lui e l’autrice vengono fuori ulteriori aspetti di Buscaglione su cui riflettere.

E poi in questo romanzo c’è Torino. La Torino del dopo Guerra, la Torino dei locali in cui si balla e in cui si canta. La Torino che non è Roma ma ha un cuore culturale molto vitale, che la notte si accende. Una Torino che ha il suo centro in piazza Cavour 3, la casa natale di Fred Buscaglione.

Danno ulteriore interesse al lavoro di Marina Rota i contenuti speciali, le ‘bonus tracks’, visto che parliamo di musica. La delicata riflessione di Paolo Conte, l’approfondita introduzione di Vittorio Sgarbi. E poi le interviste in Appedice con chi ha vissuto Fred direttamente o di rimando: il figlio di Leo Chiosso, che perse un padrino prima di nascere, quello di Dino Arrigotti, la mascotte delle tournè degli Aternovas, e Letizia Buscaglione, nipote di Fred.

Se volete ulteriormente approfondire trovate qui la mia intervista con Marina Rota.

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