L’esplosivo piano di Bazil

L’esplosivo piano di Bazil non è esplosivo solo nel titolo.
Jean-Pierre Jeunet, cui il Sottodiciotto ha appena dedicato una retrospettiva, ha creato un film esplosivo sotto tutti i punti vista.

Bazil ha perso il padre da bambino per colpa di una mina antiuomo e vive con una pallottola nel cervello per colpa di un proiettile vagante.
Quando (quasi per caso) scopre dove sono le due fabbriche che hanno prodotto la mina che ha ucciso suo padre ed il proiettile che si porta dietro, decide di vendicarsi a modo suo.

Grazie all’aiuto di una banda di personaggi assurdi, che vivono tutti insieme e che lo hanno accolto nel momento di difficoltà, organizza un piano complicatissimo per portare al fallimento (economico e personale) i due proprietari delle due fabbriche di guerra.

Mic Macs, questo il titolo originale, è una perla di magia e fantasia… immaginate Il favoloso mondo di Amelie molto più divertente ma con la stessa magia.
Bazil è un sempliciotto con una mente molto fine, gli amici che lo circondano sono dei folli ognuno con la sua passione, ognuno con la sua follia, ma anche con la sua capacità precipua che risulterà fondamentale nella realizzazione del piano.

Il locale dove vivono è uno spazio fuori dal tempo e dal mondo, il paradiso del riciclo, un regno fantastico in cui ogni bambino amerebbe vivere.
E loro non sono altro che bambinoni, uniti nel sogno (anche questo tipico dei bambini per la sua ingenuità) di liberare il mondo dalle guerre e dai trafficanti d’armi.

L’esplosivo piano di Bazil è ricco di dettagli splendidi, di immagini affascinanti, di simboli e di giochi per immagini.

E tante sono anche le sequenze divertenti nella dolcezza che sempre aleggia.
Il più assurdo tra gli assurdi è il personaggio di Omar Sy, che cataloga tutti i modi di dire ed ormai parla utilizzando solo quelli.
Ma lasciano il segno anche Dany Boon, Yolande Moreau, Julie Ferrier e Dominique Pinon… ma non dimentichiamo gli altri.

Un film da non perdere per godere di un mondo come vorremmo che fosse, senza dimenticare il forte messaggio antimilitarista e la dura accusa contro i trafficanti di morte.

Una battuta a caso:

“Sono stato brillante stasera, mi sono anche paragonato a Rimbaud. Lo sai chi è?”
“Certo papà, ma ti devi fare tanti muscoli”
“No, non Rambo, tesoro, Rimbaud!”

Leave a Comment

Powered by WordPress | Deadline Theme : An Awesem design by Orman