Fossimo un paio di decenni indietro (o forse anche qualcosa di più) Antonio Catania sarebbe stato definito un caratterista.
Il caratterista era un attore (sempre impegnato in parti di secondo piano) capace di cambiare personaggio mille volte e di interpretare caratteri anche molto diversi tra loro.
Antonio Catania ha questa particolare abilità, e ce l’ha in maniera talmente spiccata che tutti lo vogliono e tutti lo cercano.
Provate a prendere un film di successo degli ultimi anni… con ogni probabilità troverete i suoi riccioli in qualche spezzone del film: Il caimano, L’amore è eterno finchè dura, Ultima pallottola, Ma che colpa abbiamo noi, Chiedimi se sono felice (e tutti gli altri film di Aldo, Giovanni e Giacomo), Qui non è il paradiso, Ormai è fatta, Nirvana, Pane e tulipani… è ovunque!
IMDb, la bibbia in rete del cinefilo gli accredita 62 pellicole, 11 solo negli ultimi due anni.
La sua ultima apparizione è in Diverso da chi?, nelle sale in questi giorni, ma sicuramente sta girando altro.
Sempre e comunque in ruoli secondari, in seconda fila, al massimo di spalla al protagonista.
Una vita da mediano? Più o meno.
Immagino che lavorare con lui debba essere fantastico per un regista altrimenti non si spiegherebbe questo proliferare di partecipazioni.
E del resto la sua recitazione è sempre pulita, limpida, sia che sia un bonaccione un pò tonto che un cattivo senza scrupoli.
Ma a questo punto, dopo più di vent’anni di carriera, non ci sarebbe un regista disposto ad affidargli una parte da protagonista assoluto?
Un film tutto per lui, scritto e cucito sulla sua persona.
Già… ma così perderebbe quell’animo da caratterista che lo contraddistingue… no… forse non se ne farà nulla.
(foto tratta da antoniocatania.it)