La custode di mia sorella vietato agli under 14

Sapete bene che sono ostile ad ogni forma di censura cinematografica (e non solo), ritengo che tagliuzzare un film sia grave quanto dare una cortellata alla Gioconda, e soffro anche ogni volta che un film viene vietato ai minori.

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Questa volta il discorso è da fare con attenzione.
La notizia è che La custode di mia sorella (di cui abbiamo parlato all’uscita del trailer), in uscita in Italia oggi, è stato vietato ai minori di 14 anni.
Prima di tutto queste sono le motivazioni della Commissione di Revisione Cinematografica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali:

…il tema trattato e l’iniziale ambiguità introdotta dalla richiesta di tutela personale e sanitaria di una minore nei confronti dei propri genitori, l’atmosfera triste e sempre dolorosissima, la figura della genitrice mai priva di aggressività e violenza decisionale, il genitore quasi privo del proprio ruolo, il sotteso dibattito sulla scelta della morte, l’interezza cupa della narrazione conclusa in tragedia e svolta in lancinante dramma umano avente quali interpreti essenziali due minori, ha tutto ciò convinto la Commissione a limitarne la visione ed inibire l’opera ai minori degli anni quattordici…

Come ricorderete il tema del film non è certo facile. Una ragazzina è convinta di essere stata concepita per fornire organi (e sangue e midollo) di ricambio per la sorella leucemica e decide di fare causa ai suoi genitori.
Tema duro e da trattare con attenzione.
Non ho visto il film e quindi non ho idea di come Cassavettes abbia gestito la questione ma le notizie che arrivano dagli Stati Uniti parlano di un film molto ben fatto e che non passa certo senza lasciare qualcosa nell’animo dello spettatore.

La decisione di vietarlo in Italia ai minori di 14 anni sembra essere un modo per scavalcare il problema ed esimere i genitori italici dal difficile compito di dare spiegazioni ai propri figli.
Fuor di metafora credo che in questo Paese ci si continui a muovere sulla linea dello sberleffo, delle donnine nude in preserale televisivo e della commedia superfacile, evitando appena possibile discorsi seri e cultura vera.
Strada che ha portato alla creazione di un popolo di disinteressati e ignoranti.

Nota in chiusura.
La custode di mia sorella ha vinto il premio come miglior film al Teen Choice Award, un premio americano e canadese per il quale a votare sono esclusivamente i ragazzi, evidentemente più pronti e maturi dei nostri.

5 Comments

  1. Alberto says:

    Guardando il trailer di questo film ,ho pensato che valeva la pena di guardarlo.
    Per le tematiche che tratta, per la non impossibilità che ciò accada, per tante cose che lo differenziano da tanti altri film drammatici.
    Spiace pensare che nel tuo ultimo appunto giudichi non pronti i ragazzi italiani, forse la colpa è più dei genitori o di chi li cresce che ne blocca le conoscenze.
    In fondo se hanno mesos il veto ai minori, l’hanno fatto dei membri di una commissione composta da soli adulti.
    Non dare voce ai ragazzi è profondamente sbagliato.
    Trovo giusto quel che dici.
    A presto.

  2. soloparolesparse says:

    @ Alberto
    Forse non era chiara l’ironia, allora è bene dirlo direttamente.
    Non credo che i nostri ragazzi siano meno pronti di quelli americani, potrebbero diventarlo se insistiamo a proteggerli esageratamente da cose che dovrebbero conoscere.

  3. La Cassiera says:

    Anch’io non me l’aspettavo questa censura. Perché non censurano mai quelle oscene commedie italiane tutte tette-culi-parolacce? Ah no, ma quelle sono italiane, non si può, inoltre fanno girare troppi soldi…

  4. soloparolesparse says:

    @ La Cassiera
    Mi sembra che tu confermi la mia idea…

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