Scopro via Metilparaben una storia che se confermata fà rabbrividire.
Sono peraltro daccordo sul fatto che un blogger debbe prendersi la responsabilità di far conoscere quello che i media tradizionali tendono a nascondere per motivi non sempre chiari.
Non ho modo di verificare la storia in questione, quindi ve la riassumo così come riportata da Cinzia Gubbini su questo articolo del Manifesto di oggi.
Sembra che…
La notte tra il 15 e il 16 ottobre, Stefano Cucchi, un giovane di 31 anni, è stato fermato a Roma in possesso di pochi grammi di stupefacenti.
Il ragazzo passa la notte in carcere, la famiglia viene avvertita e rassicurata che si tratta di roba di poco conto. La famiglia Cucchi crede a quanto riferito dai carabinieri e si affida ad un avvocato d’ufficio per il processo di direttissima del giorno successivo.
Qui però la prima sorpresa. Il processo viene rinviato al 13 novembre e Stefano torna in carcere.
Il giorno dopo la seconda sorpresa. Viene comunicato alla famiglia che Stefano è stato ricoverato.
Il dramma inizia qui perchè nei giorni successivi i Cucchi non riescono a vedere il figlio (non hanno le autorizzazioni necessarie) e Stefano muore in ospedale senza aver visto i familiari.
Terza sorpresa. Quando finalmente la famiglia può vedere il corpo e parlare con i medici scoprono che Stefano ha due vertebre rotte, la mandibola fratturata e altri gravi danni. In pratica è morto per le conseguenze di un brutale pestaggio.
Mi fermo qui perchè non ho altre notizie, ma è evidente che il caso non deve passare sotto silenzio e che vogliamo sapere cosa è successo a Stefano Cucchi.
Chiedo come cittadino italiano che il caso non venga nascosto, che se ne parli e che si arrivi (presto!) a sapere cosa è successo.
Se siamo di fronte ad un nuovo caso Aldrovandi vogliamo saperlo.
Se alcune frange delle forze dell’ordine del nostro paese si comportano come se fossero il giustiziere della notte vogliamo saperlo.
Se dobbiamo avere paura di Polizia e Carabinieri, nei quali dovremmo avere invece la massima fiducia vogliamo saperlo.
Se invece è tutta una bufala vorremmo che fosse chiarita
Grazie…
aggiornamento: mentre scrivo sono apparsi un articolo sul Corriere che non da molte notizie in più e soprattutto un post sul blog dedicato a Federico Adrovandi, dove la famiglia di Fede ci fa sapere di aver parlato con quella di Stefano.
aggiornamento 2: embeddo qui sotto l’intervista alla sorella di Stefano, passata al Tg3 (immagino) di oggi.
ho seguito e seguo il caso aldrovandi dall’inizio e basta parlarne perche’ mi vengano i brividi.. spero che non sia di nuovo cosi’, vorrei continuare a fidarmi delle forze dell’ordine…
@ silvia
Spero assolutamente la stessa cosa… è importante per questo che si sappia cosa è successo.
L’italia è uno stato poliziesco basato sulla dottrina fascita.Gente come La Russa e Maroni sono i primi responsabili di questa situazione.
La polizia è al soldo dei potenti:forti con i deboli e deboli con i forti
@ terenzio
Voglio pensare che si tratti di casi isolati dovuti a personaggi che non meritano di far parte delle forze dell’ordine.
Io mi sento certa che siano casi isolati e non attribuibili come respèonsabilità a nessun altro che a chi li ha commessi.
Buttar dentro la politica è ridicolo. Dar la colpa a soggetti politici, dar la responsabilità a soggetti politici significa deresponsabilizzare i veri colpevoli. Che invece sono responsabili, personalmente, dei loro atti e per quegli mi auguro che paghino.
E mi auguro che non si debbano aspettare tutti gli anni che ci sono voluti per Federico Aldrovandi.
Oltrettutto nel corso degli anni di morti come quella di Federico e di Stefano ce ne sono state parecchie, troppe, a prescindere dal colore politico del Governo.
Sono figlia di un poliziotto, di un poliziotto onesto. E mi auguro che i colpevoli vengano individuati, che sia fatta chiarezza, e che sia fatta giustizia.
E soprattutto mi auguro che non debba accadere mai più.
@ Beatrice
Mi associo naturalmente al tuo augurio e credo che per le famiglie delle forze dell’ordine casi come questo siano una scudisciata sul cuore, quindi sono vicino anche a tutte le famiglie dei poliziotti/carabinieri.
Voi italiani, siete sviluppati o che?
La legge n. 49 del 2006 recante la modifica al Testo unico sugli stupefacenti contenente, in particolare, l’abolizione della distinzione tra droghe leggere e pesanti (cosiddetta legge Fini-Giovanardi) è stata portata in Parlamento dal premiato duo GIOVANARDI-FINI.
Giovanardi l’abbiamo sentito oggi.
Nel frattempo Fini incontrava alla Camera i genitori di Cucchi e rilasciava la seguente dichiarazione: “ll Presidente, nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai familiari, ha auspicato che sulla vicenda, sulla quale non può cadere il silenzio, possa essere fatta al più presto piena luce, con l’accertamento di EVENTUALI responsabilità”. (fonte http://nuovo.camera.it/82).
L’uso di “eventuali” sta a significare che prende in considerazione la possibilità che Cucchi si sia massacrato da solo…
# JusPrimaeNoctis
Lungi da me difendere Fini, ma direi che l’uso di “eventuali” implica solo che nessuno è colpevole fino alla conclusione di un processo…
soloparolesparse: forse non hai capito bene il concetto.
@JusPN
allora potresti spiegarmelo meglio…?
eventuale (aggettivo). Sinonimi:
possibile, probabile, potenziale, casuale, incerto, ipotizzabile, presumibile, accidentale, fortuito.
Se ti presenti con la faccia tumefatta e la schiena fratturata, qualcuno ti ha massacrato o “eventuale”?
Direi che il discorso quadra visto che l’aggettivo è riferito a “responsabilità”. Viene fuori (secondo i sinonimi che hai inserito) “responsabilità probabile/possibile”.
Fini non esclude che possano NON esserci responsabilità di terzi (lo sapremo a processo concluso)… anche se qui sembra evidente che bisogna accertare solo di chi sono le responsabilità…