Daddy Sitter – Old Dogs

Prima o poi dovrò aprire un gruppo su Facebook del tipo “Quelli che non vorrebbero titoli diversi per i film da Stato a Stato”.
Quando un film che si chiama Old Dogs viene proposto in Italia col titolo Daddy Sitter, diciamo che quantomeno mi sfugge il senso dell’operazione.

Polemiche a parte il film di Walt Backer è una commedia ritmata e divertente che punta tutto sulla presenza di ferro di Robin Williams e John Travolta, nelle loro vesti di sapienti comici (anche se su livelli diversi).

I due sono una coppia di vecchi amici e soci in affari. Dopo anni di esperienze varie stanno per concludere il più grosso affare della loro vita con una società giapponese.
Proprio in questo momento cruciale della loro esistenza si ripresenta una vecchia avventura di Williams, corredata da due gemelli di sette anni che rivela essere figli dell’uomo.
Visto che la donna dovrà scontare due settimane di galera per una sciocchezza, i due figli finiscono sulle spalle di Williams e naturalmente su quelle di Travolta che, pur essendo uno scapolo impenitente e godurioso, si trova costretto a far da zio alla coppia per salvare l’affare giapponese.

Da questo (certo non nuovo) assunto di partenza nascono una serie di situazioni in fondo divertenti ma che poco ricordo lascerebbero nello spettatore se ad interpretarle non ci fossero i due navigati attori.
Ovviamente i ragazzi sconvolgono la vita dei due, rischiano di mandare all’aria l’affare (ma anche il terzo socio Seth Green ci mette del suo).
Naturalmente tutto finirà per il meglio e i due scapoli rinsaviranno a più politically correct vita familiare.
Se però lasciamo da parte la trama ovvia e alcuni sketch da avanspettacolo ne viene comunque fuori una commedia godibile e divertente, in cui i due protagonisti sono costretti ad affrontare situazioni per le quali i loro personaggi non sono tagliati, a partire dalla simpatica sequenza del campo scout.

Tra le trovate da segnalare infilerei la squadra specializzata nel rendere una casa adatta alla presenza di bambini mettendola in sicurezza, che in realtà è una banda di pasticcioni, così come il cameo di Matt Dillon scout, sebbene non indimenticabile.

Ribadisco che se c’è un motivo per seguire Daddy Sitter per un’ora e mezza è senza dubbio la presenza del duo protagonista, capace di tenere in piedi il film e (al meno a tratti) di far sorridere e rilassare.
Ma tutto è chiaro fin dai titoli di testa, inframezzati a foto fintamente d’epoca che ritraggono insieme Travolta e Willis.

Giudizio sintetico: per una serata godibile… senza impegno.

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