Re della terra selvaggia, una bambina ed il suo mondo

Uno dei film più interessanti della stagione, Re della terra selvaggia è praticamente il mondo visto con gli occhi di una bambina di nove anni, solo che il mondo che Benh Zeitlin ci racconta è un mondo fatto di acqua, di capanne e di uragani.

Hushpuppy vive col padre in Louisiana, in una baracca lungo il fiume in una specie di agglomerato di disperati. La mamma non c’è più e il rapporto col padre è di profondo amore ma di continui scontri, spesso violenti.
Intorno a loro un’universo di personaggi bizzarri, la loro vera famiglia.

Poi un giorno un uragano manda tutto sott’acqua e la zona viene evacuata. Ma Hushpuppy, suo papà ed i loro amici non hanno alcuna intenzione di lasciare il loro mondo.

Il film è assolutamente poetico, visionario, a tratti filosofico.
Ma allo stesso tempo è estremamente crudo e realistico, ci racconta senza mediazioni la vita drammatica di alcune persone.

In realtà poi la mediazione ci sarebbe perchè tutto è raccontato per bocca e tramite gli occhi della bambina. Così la realtà si fonde alla fantasia e alle sue paure, strani animali entrano nel quotidiano.
Tuttavia Zeitlin è abile a farci capire tutto ciò che accade, quello che vuole davvero mostrarci.
E questo anche grazie alla incredibile interpretazione di Quvenzhané Wallis che davvero potrebbe riservare sorprese alla notte degli oscar.

Una delle migliori pellicole della stagione per immagini, messaggio, realtà del mostrato, fotografia e dettagli.

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