Vogliamo chiamarla letteratura archeologica? Probabilmente non è la definizione corretta ma non c’è dubbio che Maurizio Roccato ci fa fare un bel salto nell’affascinante mondo degli scavi archeologici con questo Passione sepolta, che tuttavia è un thriller a tutti gli effetti.
Valerie è un’archologa di grande fama e viene coinvolta in uno scavo importante in Emilia, dove sono stati trovati reperti che potrebbero confermare un’antica leggenda. Tra questi ci sono due scheletri trovati abbracciati in un prolungamento eterno del loro amore.
La donna fa trasferire i reperti a Torino per ulteriori esami ma qui la faccenda si complica perchè nonostante l’urgenza del caso (la società che cura gli scavi spinge per una risposta) Valerie sparisce ed il direttore del museo viene investito da un auto e perde la memoria degli ultimi eventi che lo riguardano. I due tra l’altro hanno una storia clandestina e questo rende più complicata la faccenda.
Roccato parte subito forte e butta tutte le carte in tavola, poi viaggia con le armi classiche del trhiller portandoci in un doppio mistero. Quello di qualche migliaio di anni fa che mira a scoprire che tipo di necropoli sia quella scoperta, che segreti nasconde, se davvero la leggenda è in realtà storia. E poi la vicenda moderna. Chi ha rapito Valerie? Perchè è tenuta prigioniera nelle condizioni che vedrete leggendo il libro? Cosa è veramente successo quel giorno?
E i due misteri proseguono di pari passo, si accavallano, si incrociano, sono forse legati tra loro. Roccato è bravo a creare suspance, a trascinarci sempre più a fondo nella vicenda, nel mistero, solleva dubbi, sbocconcella risposte, regala colpi a sorpresa, fino ad un finale da giallo classico con tutte le rivelazioni e le spiegazioni del caso.
Colpisce l’attenzione ai particolari, alle tecniche, al mondo dell’archeologia la cui conoscenza è stata evidentemente approfondita, così come i riferimenti agli eventi a cui il mistero passato si riferisce.
Tutto nasce dal ritrovamento di quelli che la cronaca definì gli amanti di Valdaro, la coppia di scheletri abbracciati ritrovati alcuni anni fa e sulla cui storia ancora attendiamo una risposta dagli archeologi.