Her – Lei – Quanto si può amare il proprio Sistema Operativo

Conoscete gente innamorata del proprio computer? I vostri fidanzati passano ore a parlare con il Sistema Operativo del loro smartphone? Ecco… Spike Jonze parte da questo spunto molto attuale per regalarci un film che è un vero gioiellino.

Her – Lei è un film che di fantascientifico ha poco, giusto qualche risvolto, l’evoluziione finale, perchè quello che viene raccontato nel film i sistemi opertaivi attuali già lo fanno… o quasi.

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Theodore è un uomo decisamente solo. Sta divorziando dalla moglie, unico grande amore della sua vita. Lavora in una società che scrive lettere per conto terzi e nel suo lavoro è proprio bravo.
Nel privato poi ascolta mail, si diverte con giochi sul suo pc (bhe, più o meno), ascolta musica.

Un gionro però cambia Sistema Operativo, lo imposta con una voce femminile e comincia a dialogarci.
Ed ecco la sorpresa, perchè tra Theodore e Samantha nasce qualcosa. Uomo e macchina si trovano bene insieme, molto bene, si consocono prefettamente, Samantha sa cosa piace a Theodore, parlano, giocano, escono, fanno sesso (virtuale)… e insomma si fidanzano ufficialmente.

La cosa curiosa di Her è che il rapporto uomo macchina finisce per essere più vero e sentito di tanti altri rapporti umani. Rapporti che latitano, scarseggiano. Nel film è evidente, ci viene mostrato più volte.

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Naturalmente la cosa ha i suoi risvolti complicati e soprattutto l’OS continua a crescere, imparare, evolve.

Il film è davvero ben fatto, corredato da una recitazione davvero notevole di Joaquin Phoenix, che spesso si trova inevitabilmente in scena da solo e riesce a dare spessore  e forza al suo personaggio, che in realtà è un emarginato, solo, triste, malinconico.

Ottima anche l’interpretazione (vogliamo chiamarla “audio”) di Scarlett Johansson (ho voluto vedere il film in lingua originale proprio per capire meglio).

Sorprendente e coinvolgente la scena di sesso tra i due, che è praticamente tutta giocata sul dialogo, inevitabilmente per nulla fisica.

Il finale è una via di mezzo tra la filosofia e la tecnologia, tra un futuro fantascientifico Asimoviano e una storia d’amore classica.

Insomma… andate avederlo!

One Comment

  1. Anche io fino ad ora l’ho visto solo in inglese, già mesi fa. Molto carino anche se ho il timore che verrà presto dimenticato una volta superata l’iperbole pubblicitaria.
    Nel mio articolo ho parlato di come molti giornali abbiano subito attaccato il doppiaggio italiano senza purtroppo neanche sentirlo http://doppiaggiitalioti.wordpress.com/2014/03/14/lei-quella-li-la-tizia-che-doppia-scarlett-johansson/
    Io non l’ho ancora sentito ma non sparlo di cose che non conosco, come del resto neanche tu hai fatto.

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