Poi nel viaggio nel mondo di Kay Scarpetta ti imbatti in Punto di origine, ed è il romanzo in cui vanno in vacca tutte le parti dedicate alle inchieste, alle indagini, agli approfondimenti medici (o quasi) e si gioca solo più sulla tristezza, sulla devastazione e sulla morte.
La dott.ssa Scarpetta, sempre affiancata dalla nipote super girl Lucy, da Marino e da Benton, viene chiamata a scartabellare nella cenere di un incendio che ha devastatao la casa di un politico famoso. Lui è salvo, ma sono morti una ventina di stalloni e in casa c’è un corpo completamente carbonizzato.
A questo bisogna aggiungere che Scarpetta ha ricevuto una lettera minatoria dal suo vecchio incubo Carrie direttamente dall’istituto mentale dove è rinchiusa (ancora per poco).
Se poi tenete conto che gli incendi si moltiplicano e i cadaveri pure, ecco che siamo nel pieno del delirio.
Patricia Cornwell continua stancamente a raccontarci le avventure della sua eroina, sempre più depressa, sempre più sconvolta, professionista ma con l’animo distrutto. E la mazzata che le arriverà questa volta distruggerebbe chiunque, ma non lei, che con la depressione abituale va avanti per la sua strada.
Se vi siete affezionati ai personaggi c’è da piangere non poco.
E non manca addirittura un inseguimento in elicottero.