La sarta, Torino, 1942 di Roberto Gandus

Una sarta viene trovata morta nel suo appartamento. Il commissario Mercatalli, fascista convinto, indaga e punta la sua attenzione sul commerciante Samuele Cohen, che ha la grave colpa di essere ebreo.

Questo lo spunto di base di La sarta di Roberto Gandus, Frilli Editori, ottimo thriller che tende al noir ma soprattutto racconta la Torino del 1942, anno fondamentale del conflitto, anni di bombardamenti sulla città, anno di gente in fuga, di razionamenti, di odio e di amore.

la-sarta-roberto-gandus
Nella vicenda entrano anche il figlio della sarta, Oreste, giovane banalmente fascista e approfittatore e la dolce Myrisam, figlia di Cohen, che nonostante tutto prova a continuare ad insegnare. Intorno a loro una serie di personaggi ben delineati, costruiti con attenzione e perfettamente centrati.

Tra loro, ma vivono una vita narrativa a parte, anche due ragazzi di undici anni, amanti dei piccioni viaggiatori. Anche loro impegnati a sopravvivere a provare a mantenere decente la loro vita da ragazzini in un momento in cui le priorità erano altre.

Il romanzo prende spunto da un fatto di cronaca, la morte della sarta, e sviluppa un bell’intreccio. Me è forse ancora più interessante lo sfondo, la Torino in guerra, che Gandus riesce a tratteggiare con precisione inserendo i giusti dettagli senza mai eccedere.

La mia intervista con l’autore.

Leave a Comment

Powered by WordPress | Deadline Theme : An Awesem design by Orman