Il diario Lombroso e il killer dei musei, di Enzo Orlando

Potevo lasciarmi sfuggire un giallo che parte con un omicidio all’interno del museo Lombroso di Torino? Ovviamente no. Tanto più su la vittima iniziale è proprio il direttore del museo e la sua testa viene ritrovata in uno scaffale in bella mostra insieme a tutte quelle raccolte dal famoso antopologo criminologo. Con due righe di incipit vi ho già dato un buon motivo per leggere Il diario Lombroso e il killer dei musei di Enzo Orlando, Bonfirraro editore.


Ad indagare sull’efferato e misterioso delitto è il commissario Moretti con la sua squadra, di cui fanno parte tra gli altri la bravissima ispettrice Claudia e il neo poliziotto Simone, che arriva da sud. La cosa non è di poco conto perchè le indagini virano subito verso gli ambienti che da sempre a Torino contestano la presenza del museo Lombroso (questa è storia, non romanzo), accusato di essere antimeridionalista, antiscientifico, anti un sacco di cose.

Ma ovviamente… non è detto che quella sia la pista giusta. Anche perchè il direttore del museo sarà solo la prima di una serie di vittime eccellenti, in un percorso sanguinoso che aprirà nuove strade e tante ipotesi.

Si viaggia quindi tra criminologia, giallo, lombroso, massoneria, sedute spiritiche… la parta cupa che più mi affascina della mia Torino (poi ci sono anche quelle luminose e mi affascinano anche quelle).

Orlando ci guida nell’inchiesta con mano sicura, portandoci dove vuole e facendoci scoprire i suoi personaggi passo dopo passo, creando la storia specifica ed imbastendo una storia di fondo legata al commissario e ai suoi accoliti che pare pronta per proseguire in una prossima avventura.

Il mistero c’è, il dinamismo e l’azione anche, il giallo vero con il lettore impegnato sul campo (leggi: pagina) pure. Insomma non manca niente per godersi il romanzo e stupirsi che sia un’opera prima.

Sullo sfondo Torino. Come detto è quella più cupa, più misteriosa, più segreta. Quella che nasconde frammenti di storia che si fondono con la leggenda e ne fanno da sempre una delle città più magiche e più affascinanti del vecchio continente.

L’intervista con Enzo Orlando.

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