La parte degli angeli, Ken Loach e il colpo del secolo

Durante il processo di distillazione del whisky c’è una parte di alcool che evapora, è circa il 2%, quella è la parte che gli addetti ai lavori chiamano la parte degli angeli.
Ed il whisky ed il suo mondo sono al centro dell’ultimo splendido lavoro di Ken Loach (si, quello che NON abbiamo visto a Torino).

Robbie è un disgraziato che vive nei bassifondi di Glasgow e continua a cacciarsi nei pasticci. Però la nascita del figlio e la vicinanza della fidanzata convincono il giudice a dargli un’ultima possibilità.
E lui è intenzionato a sfruttare l’occasione, solo che uscire da quel giro non è per nulla cosa facile, come trovare un lavoro.
A dargli una mano ci penserà Big Harry, il responsabile del gruppo di recupero a cui è stato affidato per scontare la sua pena di lavori socialmente utili.
Lo introdurrà al mondo del whisky e Robbie ne rimarrà affascinato… a suo modo.

L’inizio del film è spettacolare per ironia e divertimento. Un modo fenomenale per presentarci i personaggi e farci capire che  Gary Maitland lascerà il segno in questa pellicola con un ruolo istrionico.

Poi si viaggia su due binari.
Quello riflessivo, raccontato con crudezza e delicatezza, ci mostra un mondo difficile, la voglia di uscirne ma la difficoltà estrema nel farlo per chi è sempre vissuto tra quelle strade.
Riflessione sociale pulita e chiara, tipica di Loach.

L’altro binario è quello dell’avventura e del divertimento.
Il gruppo di disperati che organizza il colpo del secolo improvvisando quasi tutto (ed anche qui le corde sono quelle tipiche del regista).

Il risultato è un mix perfetto che ci regala un film notevole e molto godibile in cui si ride e ci si commuove il giusto (il delinquente Paul Brannigan che decide di cambiare vita per amore del figliolino appena nato non è roba così smielata come potrebbe apparire).

Leave a Comment

Powered by WordPress | Deadline Theme : An Awesem design by Orman