Come si può spiegare ad un bambino una perdita così definitiva come la morte? Magari con una fiaba. Ed è quello che prova a fare Francesca Cuzzocrea nel suo Un incontro speciale, con le splendide illustrazioni di Annamaria Blogna.
Cesarino ha apeena perso l’amato nonno. E’ triste ed odia la morte con tutto il cuore. Una notte però riceve una visita del tutto speciale: la morte in persona. O meglio, una “delle morti”. Nello specifico una bella bambina bionda, molto simpatica e allegra, con due codini e gli occhi verdi… e anche un po’ raffreddata.
Sarà lei a guidare Cesarino in un viaggio notturno e a fargli capire che non bisogna aver paura della morte.
Tema non facile per Francesca Cuzzocrea, anzi decisamente impegnativo e innegabilmente rischioso. Eppure l’autrice riesce ad affrontarlo con una delicatezza ed un’allegria davvero sorprendenti, rivoltando completamente l’immagine classica della morte e cercando di raggiungere l’animo dei bambini.
La tecnica è quella della fiaba classica, con evidente richiamo al viaggio notturno chiarificatore del vecchio Scrooge di Dickens. E la fiaba, veloce, immediata, precisa e diretta all’obiettivo, raramente fallisce, se è scritta bene, il suo obiettivo.
Così questo Un incontro speciale, oltre ad essere un racconto bello e ben strutturato, rischia di diventare uno strumento utile per gli psicologi infantili, per le scuole, per le ludoteche e anche per i genitori, che possono tranquillamente utilizzarlo come appoggio in caso di un lutto in famiglia.
E qui arriviamo al punto che mi ha fatto riflettere. E’ uno strumento da usare “in caso di bisogno”? O può essere anche uno strumento “preparatorio”, quindi da far conoscere ai bambini a prescindere da un lutto familiare? Può servire a formare la psicologia del piccolo lettore per dargli un pezzo di strumento in modo che sia già pronto ad affrontare un eventuale lutto?
Ascoltate un fesso: la risposta corretta è la seconda.
Molto belle e delicate le immagini di Annamaria Blogna, utili per coinvolgere anche i più piccoli.