Pandemia apre ai guest post

Luca Conti apre Pandemia.
Per carità… niente di rivoluzionario. Semplicemente la scelta (che dichiara essere ponderata a lungo) di inserire una serie di guest post sul suo blog.

guest-star

Solo che, sia detto per inciso, Pandemia è uno dei blog più seguiti di tutto il panorama blogosferico italiano.
Ne consegue che Luca si troverà con la coda di gente alla porta pronti a bussare per chiedere di entrare e scommetto che, tempo un mesetto, sarà costretto a pubblicare qualcosa del tipo “non veinte a proporvi… vi cerco io!”

L’operazione in sè è molto interessante, la pratica del guest post è sempre più usata e a mio modo di vedere è un’ottima scelta di condivisione, di collaborazione, di ampliamento di conoscenze e contenuti. Insomma una soluzione molto 2.0.
E mi trovo così d’accordo che, qualcuno ricorderà, tempo fa ho risposto positivamente all’invito di Maurizio.

Quello che mi lascia un pò perplesso, ma che piacerà moltissimo agli ospiti di Luca, è la decisione di spezzare in due il post così da costringere il lettore a passare fisicamente nel blog dell’autore per completare la lettura.
Non sto contestando in maniera assoluta… sto solo esprimendo un dubbio sul quale mi riservo di tornare e sul quale mi piacerebbe anche chiedere il vostro parere.
Giusto spezzare il guest post tra il blog ospite ed il blog autore?

Domanda a parte, si comincia con un articolo a firma di Simone Tornabene sulla crisi dei giornali e la crescita di internet. L’argomento non è certo nuovo ma Simone lo sviluppa bene con una serie di considerazioni interessanti.
L’articolo (come detto) comincia su Pandemia e si conclude su Webgarden.

(credits foto: piermario)

2 Comments

  1. Mushin says:

    Ciao e grazie per lo spazio che hai dedicato alla cosa. Condivido quello che scrivi (e sono anch’io certo che Luca avrà la coda di guest author 🙂

    Per quanto riguarda la divisione del post: il tuo dubbio è legittimo, ma non si è trattato di strategia, semplicemente avevo scritto un post troppo lungo 🙂

    Spezzarlo su due blog mi è sembrata una cosa interessante, proprio perché il lato social dei blog secondo me sta proprio nel fatto che sono in grado di sviluppare discussioni inter-blog oltre che intra-blog: ad esempio il tuo post non è un commento, eppure sviluppa una conversazione legata ad un’altra conversazione (via trackback/pingback). Mi sembra grandioso!

    Grazie ancora per l’occasione di dialogo.

  2. soloparolesparse says:

    @ Mushin
    Assolutamente daccordo che le discussioni si possano sviluppare tra i blog (ed ormai la maggior parte dello spazio lo trovano sui social network).
    Mi rimane il dubbio sulla “praticità” di un post spezzato su due blog… ma magari tra un paio di giorni tu o Luca potrete fare qualche considerazione con i dati in mano e verificare i risultati di questo “esperimento”.
    Per esempio: quanti lettori leggeranno il post su pandemia e sceglieranno di non passare su webgarden?
    O ancora: quanti passeranno su webgarden ma fuggiranno dopo pochi secondi perchè si accorgono che l’articolo è ancora lungo?
    Sono considerazioni che mi interessano… se avrete voglia di farle…

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