Pensare di essere riuscito a seguire tutte e quattro le puntate della terza serie de L’ispettore Coliandro è una piccola soddisfazione da cultore delle buone produzioni video.
E di buona fiction si tratta sicuramente anche per l’ultimo episodio: Cous cous alla bolognese.
L’ispettore Coliandro è questa volta nel cuore del problema. Si presenta nel suo ufficio persone scomparse la giovane araba Amina, alla ricerca del padre. Coliandro se ne innamora inevitabilmente e si lancia in un’indagine che lo porterà ad infilarsi in una pericolosa caccia ad un terrorista arabo che coinvolge i servizi segreti italiani, quelli americani, il Mossad israeliano ed anche un po’ i servizi francesi.
Insomma una roba complicatissima di cui ovviamente Coliandro non capisce nulla ma che contribuisce a risolvere in maniera decisiva.
La puntata, pur essendo comicamente irresistibile come sempre, affronta temi molto difficili e lo fa con attenzione e leggerezza.
Razzismo, rapporti con gli immigrati, il pensare comune di cui è vittima Coliandro (che cade in tutti i luoghi comuni riferiti ai musulmani) sono la parte spessa della puntata.
Ma poi c’è l’azione e l’intrigo, i servizi segreti deviati e casinisti… un po’ di tutto ma ben amalgamato.
Ottima ancora una volta la regia dei Manetti bros. con i notevoli intermezzi di spezzoni bolognesi a separare le scene e i folli movimenti di macchina (questa volta sommati a zoom strappati molto efficaci).
E ottime anche le interpretazioni del solito Giampaolo Morelli e delle guest della puntata.
Desirèe Noferini (Amida) ha un viso veramente incantevole e si muove bene nella sua lotta interna tra le tradizioni della sua religione e la voglia di occidentalizzarsi.
Daniel McVicar è un incapace agente americano e la sua parlata, che lo avvicina ad un cartone animato, dà maggiore forza e credibilità al personaggio (che poi l’ho conosciuto al Cineshow dello scorso anno e vi assicuro che parla proprio così…)
Inutile ma curioso il cameo che coinvolge Dan Peterson (e surreale il dialogo tra i due americani).
E poi vorrei sapere di chi è stata l’idea (esagerata ma funzionale) di utilizzare come agenti dei servizi segreti israeliani due bellocce esagerate, che naturalmente fanno di Coliandro un po’ quello che vogliono…
Mi sto dilungando troppo e quindi vado a chiudere, con i complimenti un po’ a tutti e con l’invito alle reti televisive ad affidare le fiction anche a registi molto caratterizzanti come i Manetti… visto che ora sappiamo che anche la qualità può funzionare.
Ah… geniale il frame con cui si chiude la serie: dito medio alzato dell’ispettore Coliandro indirizzato un po’ a tutti… perfetta sintesi del personaggio!
Seguo le avventure dell’ispettore Coliandro dalla prima serie,trovo la fiction veramente irresistibile,ben scritta e con un protagonista azzeccatissimo. Piccolo omaggio per tutti i fan di Coliandro
C come Coliandro
Ci chiediamo curiosi come Coliandro combini colazione: cornetto,cappuccino,ciambelle,cereali,crostata,caffellatte,cioccolata?
Chissà chi controlla calorie così copiosamente consumate!
Chiude con cura casa,cammina cammina,chiede conferma cinesi circostanti con cui critica cinque ciabatte contraffatte costate cinquecento centesimi.
Cosa commenterebbe commissario Caprino?!
Consultata consueta cabala (curriculum Callaghan) con cipiglio ceruleo, compra chinotto,cannuccia,crackers, circonda circospetto commissariato collezionando cilecche.
Controbatte commissario: “Coglioncione!” chiamando “Colleghi,comprategli camicia,cravatta,calzoni congeniali!”
Cosa concluderebbe Caprino?!
Cellulare cinguetta canzoncina carina. Chiude comunicazione controllando chiamata.
Cieca cassandra!
Contrito,confuso, chiede compassione congetturando cospicui compensi,conquiste conturbanti, cambiamenti choccanti.
Condannato confino, Coliandro continua corsa costipato, cozza contro camion,catturando casualmente clandestino cui confisca Cdrom compromettenti.
“Congratulazioni!” consola confratello “chiunque conoscerà celebrità conquistata con codesto colpaccio!”
Così Coliandro con cuore,corpo calloso,colon cotti, conseguenza capitombolo, conclude che conviene contattare Camilleri. Col cavolo Caprino!
Coliandro: che calibro campano!
Ciao e scusa se mi sono dilungata troppo 🙂
@ stefania
Fantastico!
Grazie…
Grazie a te per lo spazio e complimenti per il blog!