Dopo il crollo alla Darwin di Rivoli, come sempre succede in Italia, la psicosi della scuola non sicura e a rischio sbriciolamento si diffonde di città in città.
I primi a muoversi sono quelli di Pinerolo.
Loredana Grabbi, preside dell’ITIS Porro ha chiesto una verifica della sicurezza del proprio istituto. Non avendo ricevuto risposta ha pensato di lasciare studenti e professori a casa.
Mi sembra una decisione logica e inattaccabile.
L’invito da parte mia è per tutti i presidi d’Italia a chiedere la verifica delle strutture del proprio edificio scolastico e in caso di risposta negativa (o in mancanza di risposta come a Pinerolo) l’ulteriore invito è a seguire l’esempio della professoressa Grabbi.
Scommetto che man mano che le scuole chiuderanno per “sicurezza non garantita” le verifiche subiranno una forte accelerazione nonostante i soldi mancanti e le difficoltà che mi rendo conto esistono.
In Italia ormai è impensabile aspettare che le istituzioni si muovano ed è importante che sia direttamente la cittadinanza a prendere l’iniziativa per le questioni più urgenti.
Ragazzi, spronate i vostri dirigenti scolastici e pretendete di poter studiare in condizioni di perfetta sicurezza. Obiettivamente, mi sembra il minimo.
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