Intanto a Gaza si continua a sparare

Dedico l’ultimo post della settimana a Vittorio Arrigoni.
Alla sua forza, al suo coraggio, alla sua voglia di giustizia, alla sua lotta contro un muro di gomma per far sapere al mondo quello che davvero sta accadendo a Gaza.

Vittorio è da mesi nei territori palestinesi per testimoniare le condizioni di vita dei contadini, dei civili, dei bambini.
Si trovava lì quando Israele ha deciso di rinforzare i suoi attacchi eliminando centinaia di uomini e donne in poche settimane.
Ricorderete il clamore suscitato dagli attacchi.

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Poi gli attacchi sono diminuiti, il mondo ha smesso di parlarne e a Gaza si è tornati alla normalità.
Cioè si è tornati a mendicare l’acqua facendo lunghe file in posti di distribuzione sotto il controllo israeliano e si è tornati a camminare per le strade con il rischio di finire ammazzati.

Vittorio è rimasto lì e continua a raccontarci cosa succede, cercando disperatamente di non far calare l’attenzione.
E naturalmente, come capita a tutti coloro che vivono in quelle terre, anche lui rischia ogni giorno la pelle.
Così Vittorio è stato sfiorato da un proiettile di rimbalzo sparato da un cecchino israeliano e gli credo quando dice che non è una bella esperienza.

Questo è il video di quel momento. Si vede il proiettile che rimbalza per terra e la telecamera che salta.

Il video da bene l’idea di quello che è successo. Un proiettile su contadini e civili disarmati.
Il mio invito è quello di continuare a seguire Vittorio Arrigoni e non far calare l’attenzione su quello che sta succedendo (da decenni) a Gaza.

(credits foto: farfahinne)

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