Alcune altre considerazioni su quello che sta succedendo a Gaza.
I telegiornali di questi giorni continuano a parlare di guerra e di tregua. Io ribadisco la mia impressione che si tratti più che altro di massacro votato allo sterminio di un popolo.
Questo è quello che sta succedendo in questi giorni.
Le questioni politiche che hanno portato agli eventi attuali sono altra storia ed hanno radice antica (che è comunque bene conoscere).
E per capirne qualcosa di più può essere molto utile questa cartina che mi è stata segnalata ed ho prelevato da un profilo su Facebook.
La cartina mostra l’evoluzione della divisione del territorio tra Israele e Palestina.
Risulta evidente che la situazione di (finto?) equilibrio creato dall’ONU all’indomani della Seconda Guerra Mondiale è stata stravolta in meno di 50 anni.
La cartina riporta la situazione al 2000 e sappiamo che negli ultimi nove anni la sproporzione è aumentata.
Ho voluto pubblicare questa cartina per evidenziare le proporzioni dei contendenti e spiegare perchè mi sembra scorretto parlare di una guerra tra Israele e Palestina.
La questione rimane aperta e il dibattito acceso, ma in questo momento la priorità mi sembra una sola: fermare l’invasione e bloccare il massacro di civili che in venti giorni ha già provocato migliaia di morti (a zero, ma questo non conta).
(credits immagine: Andrea Mei)
Sono al 100% d’accordo con te. E sulla linea critica del post. Ad onor del vero dobbiamo però ammettere che Hamas pur essendo una risibile minoranza, gode del supporto del “meglio” dei paesi antiisraeliani della zona. E per supporto intendo quello militare.
@ max
Assolutamente vero, tuttavia non mi sembra che questo supporto ultimamente abbia provocato grossi danni ad Israele. In ogni cas, ripeto, la priorità è fermare l’attacco israeliano (e speriamo che la tregua in atto sia solida) e subito dopo cercare una volta per tutte una soluzione condivisa.