Sapete che raramente seguo una serie televisiva. Il motivo è semplice: ho paura che mi piacia e mi blocchi così tutti i mercoledì sera (per dire…) pe quattro mesi. Così preferisco non cominciare proprio.
Nel 1996 ero però capitato su Rai 2 per la prima stagione di E.R. medici in prima linea e ricordo benissimo l’impatto che quella prima stagione ebbe su di me (e su buona parte degli spettatori italiani).
Crichton e Spielberg avevano realmente creato qualcosa di nuovo.
E la novità era data dal ritmo, dai cambi improvvisi di velocità. Ricordo che mi colpì in modo particolare la soluzione adottata per rilanciare i tempi della vicenda: non appena la storia sembrava assopirsi… SBAM! all’improvviso si apriva una porta ed entravano di corsa due paramedici con una barrella gridando le prime indicazioni sul ferito di turno.
C’era anche altro… ma questa era per me la grossa novità.
Nelle successive 13 stagioni (!) l’attenzione e le novità sono inevitabilmente scemate e così quest’anno stiamo assistendo ad una quindicesima ed ultima stagione.
E qui di nuovo gli autori sono riusciti a trovare la gabola per catturare un pò di spettatori in più rispetto agli ultimi anni.
Quest’ultima stagione (che in America si è ovviamente già conclusa) non punta sulle storie, sulle immagini, sulle regie diverse e spesso molto caratterizzate (tutte cose su cui molto si erano incentrate le prime annate).
No… quest’ultima stagione punta tutto sull’amarcord.
In ogni puntata ricompaiono uno o due dei personaggi che ci hanno accompagnato negli ultimi 15 anni di pronto soccorso e l’attenzione è alta solo perchè vogliamo scoprire chi ci sarà nella prossima puntata e che storia sarà stata pensata per lui.
Nell’Emergency Room più famosa di Chicago sono ripassati già quasi tutti, vivi e morti.
E la puntata di venerdì scorso ha raggiunto il top con la riapparizione di George Cloney nelle vesti dell’affascinante Dug Ross, personaggio che in fondo l’ha lanciato tra le stelle hollywoodiane.
Così abbiamo scoperto che il pediatra lavora ora in un centro trapiani insieme alla bella Carol Hataway, l’infermiera di cui già era innamorato nella prima stagione.
E come se non bastasse il ritorno più atteso, nella stessa puntata è apparso anche Peter Benton, uno dei personaggi più amati di sempre.
Puntata ricca, quindi! Già… anche perchè in mezzo ci hanno anche infilato una partecipazione speciale di Susan Sarandon (giusto per spendere qualche soldino in più).
Insomma una stagione per cultori della serie, una festa di chiusura che non manca di strappare lacrime e sorrisi… un pò come rivedere vecchi amici ma uno dietro l’altro.
E l’ultima puntata? Chi comparirà nell’ultima puntata?
Ok… la smetto di fare il cretino visto che sappiamo già tutto dopo la programmazione americana.
Sarà una puntata-reunion con un sacco dei protagonisti dei 15 anni tutti insieme appassionatamente.
Tutti tranne il buon Cloney… ma la storia della grande attesa e del gran pesce d’aprile americano è roba vecchia… e peccato che qui da noi mancherà la mancata sorpresa!
(credits vignetta: Fred)