Il cinema influenza gli spettatori?

The same old story.
Siamo alle solite.
Giusto questa mattina ho pubblicato il trailer di Orphan e nel frattempo scopro che il film in America sta provocando enormi polemiche.

Il film racconta di una bambina adottata, una bambina che ha però in sè qualcosa di sbagliato, qualcosa di malvagio.
Ed ecco che le associazioni dedite alle adozioni ed alla protezione dell’infanzuia si scagliano contro il film.
L’accusa è che siccome la storia dipinge la bambina adottata come malvagia, questo potrebbe spaventare i potenziali genitori adottivi americani, convincerli che tutti gli orfani hanno in sè qualcosa di sbagliato e farli ricredere nelle loro intenzioni.

orphan-manifesti

Personalmente ritengo che se due persone (potenziali genitori adottivi) guardano un film in cui c’è una bambina orfana cattiva e pensano di conseguenza che tutti i bambini orfani sono malvagi… bhe, personalmente ritengo che forse non sono due persone adatte ad accogliere un bambino in adozione o anche solo in affido.
Naturalmente questo è un pensiero del tutto personale.

Partendo da questo presupposto, e dando per scontato che le associazioni americane abbiano come obiettivo quello di affidare i bambini ai migliori genitori possibili, mi sembra evidente che la polemica è creata ad arte e probabilmente è solo una mossa di marketing per lanciare il film. Ipotesi che mi sembra confermata dal fatto che la polemica sia esplosa a 5 giorni dall’uscita di Orphan nelle sale.
In realtà qualcosa di vero deve esserci visto che qualche polemica c’era già stata in fase di produzione, tanto che la Appian Way production company (casa di produzione di Leonardo Di Caprio) aveva “invitato” gli autori a sostituire la frase pronunciata da Esther “Deve essere difficile amare un bimbo adottivo co­me fosse tuo” con una più sobria (e generalizzata) “Non credo che mamma mi voglia molto bene“.

Vera o artificiale che sia la polemica del momento, non c’è dubbio che da sempre il cinema si porta dietro l’accusa di poter influenzare gli spettatori. Il caso più eclatante fu il kubrickiano Arancia meccanica, tanto che ancora oggi una qualunque irruzione violenta in una villa viene affiancata al film di Kubrick e la pellicola accusata di creare emuli.
Io ho sempre ritenuto che nessuna colpa si possa attribuire ad un film. Un regista racconta una storia, un suo sogno, un suo incubo, ed in nessun caso questo può essere considerato un invito alla violenza.
Se così fosse dovremmo considerare Schindler’s list un invito all’olocausto, Cannibal ferox un’esaltazione del cannibalismo e Superman una spinta a vestirsi come un deficiente in una cabina del telefono.

Mi piacerebbe però conoscere il vostro parere.
Pensate che un film possa influenzare il comportamento di una persona?
Pensate sia giusto che associazioni varie chiedano di intervenire sulle pellicole per proteggere le categorie di persone più disparate (bambini, donne, animali…) censurando scene considerate potenzialmente emulabili?

(credits foto: mediafury)

3 Comments

  1. Non ho visto il film Orphan ma dalla trama mi sembra pretestuosa questa polemica, come la mettiamo coi bambini del villaggio dei dannati o con Damian de Il presagio per citarne alcuni? E’ solo l’estremizzazione di una paura inconscia dell’estraneo.
    Sulla seconda domanda, ritengo giusto che ci si chieda quanto un film può influenzare, sopratutto oggi in cui ci si sta spingendo sempre più all’estemo, per stupire, colpire stordire
    secondo me il cinema può influenzare le menti che come giustamente sottolinei sono deboli, ma l’uomo è un animale che imita, basta pensare ai cretini sul cavalcavia.
    Secondo me l’influenzabilità dipende da quanta autorità ispira il film, dalla frequenza con cui certe situazioni vengono proposte e purtroppo pare che ci sia la cultura del perverso e del Male, le menti deboli possono arrivare a pensare che sia quello il comportamento consentito o giusto. A chi è intelligente e maturo nulla farà la visione di un film con messaggi facilmente equivocabili, ma la mamma dei cretini è sempre incinta e nell’arte, così soggettiva, spesso arriva un messaggio completamente diverso da quello che si voleva inviare.

  2. soloparolesparse says:

    @ recenso
    Vero… l’uomo imita (in particolare l’uomo stupido!) ma questo non può impedire ad un regista di raccontare la sua storia.
    Anche perchè l’uomo imita i libri, la tv, gli altri uomini. Non mi spiego perchè la polemica nasce solo quando si parla di cinema…

Trackbacks for this post

  1. Vita di un IO » Blog Archive » Orphan, polemiche a parte

Leave a Comment

Powered by WordPress | Deadline Theme : An Awesem design by Orman