Attacco alla casta di Maria Cristina Russo

Non capita tutti i giorni (non a me, almeno) di trovarsi tra i protagonisti di un libro (peraltro decisamente interessante), così leggere Attacco alla Casta è stato un piacere doppio.
Tutto nasce dalla tesi di laurea di Maria Cristina Russo che Le Mani Edizioni ha ritenuto (a ragione) meritevole di essere trasformato in un libro per la vendita.

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L’autrice si è lanciata nel delicato compito di scovare le differenze tra la critica tradizionale e quella online, tuffandosi nello scontro tra la casta cartacea ed i blogger liberi e felici (ed obiettivi).
Ovviamente la riga sopra semplifica e banalizza volontariamente la faccenda ma l’analisi nel libro è decisamente approfondita e molto attenta.

Si parte con un richiamo su cos’è la critica cinematografia, si fa un po’ di storia, si guarda alla situazione italiana e poi si mischia com’è giusto che sia tradizione e innovazione, vecchie e auliche voci con nuove e (più o meno) fresche proposte.

Non entro nel cuore della faccenda, del resto Maria Cristina Russo lo fa con lucidità sufficiente e mi trovo in gran parte in accordo con quanto dice… ma del resto sono parte in causa.

Per quanto mi rigurda mi trovate nel suo libro a proposito del Farinetti (prometto che l’anno prossimo farò di tutto per ridargli vita), di viral marketing cinematografico e di un paio di altre citazioni.
Ho anche la soddisfazione (si, sono consapevole che non conta nulla) di essere il primo blogger citato nel libro nello scorrere cronologico delle pagine.

Con me si parla anche dell’immenso Gabriele Niola, del parimenti (ma per altri motivi) incommensurabile Nanni Cobretti e della sua allegra brigata, poi di Colin McKenzie, di Roby Dick, di Tomobiki e di qualche altro tra i cine-blogger più in vista.
Tutti riuniti poi sul finale nelle interviste da cui il libro (e prima ancora la tesi di laurea) ha preso vita.

Nota riassuntiva drastica del libro: ora le recensioni si fanno online, dove c’è spazio per tutti ma solo i migliori (più attenti, seguiti, particolari, coinvolgenti, perspicaci, lucidi, ironici) riescono a restare a galla. I critici cartacei o se ne rendono conto o possono semplicemente farsi da parte.

E naturalmente grazie a Maria Cristina.

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