Il primo amore non si scorda mai, soprattutto se è legato ad un evento di una drammaticità unica capitato in un’età unica. I nodi dell’anima di Daniela Graglia, Golem edizioni, tocca proprio questo triplice tema, allargandosi poi ad una serie di riflessioni laterali molto approfondite.
Anna è una ragazza di un paesino vicino Torino. E’ una di quellle che guidano il suo gruppo di amici, sempre propositiva, sempre allegra, sempre coinvolgente. Poi da Torino arriva Marco, un paio di anni più grande… e la sua vita cambia.
Prima una forte amicizia, la complicità, poi la consapevolezza che quel rapporto così esclusivo si sta trasformando in amore. Un amore forte, passionale sia dal punto di vista mentale che (col tempo) anche fisico. E’ il primo amore vero, tra due ragazzi giovani, con passioni e abitudini diverse. E’ il modo per scoprirsi, per allargare i propri orizzonti, in un età in cui si è avidi di scoperte.
L’autrice racconta questo amore viaggiando sempre sul confine tra il romanzo rosa e quello psicologico. Anzi, non disdegnando mai di sforare da una parte e dall’altra. Troviamo quindi le riflessioni di Anna ragazzina, i suoi pensieri, le confidenze con le amiche, le sensazioni, le paure, gli entusiasmi. E troviamo anche le riflessioni di Anna adulta, divenuta psicologa, capace ormai di interpretare i suoi dubbi e i suoi comportamenti da ragazzina.
Nel romanzo c’è tutto quanto una giovane anima può incontrare. L’amore, la passione, i dubbi, la rabbia, lo sconforto, fino ad un lutto enorme, che cambierà inevitabilmente la vita della giovane protagonista.
E poi ci sono i rapporti con gli adulti, con i genitori, con i nonni. Adulti che sono esempi, riferimenti, ma che spesso sono incomprensibili e sembrano non capire i ragazzi. Su tutto, però, c’è questo amore travolgente, perchè quando a 18 anni arriva un amore vero, potente… allora travolge tutto, si piazza al centro dell’animo e tutto ciò che accade non può far altro che ruotare intorno a lui.
