Nuova indagine per Sara Audisio, la simpatica madamin torinese nata dalla penna di Graziella Costanzo. La nostra indagatrice, con il suo inseparabile bassotto accanto, in Merletti al veleno, Neos Edizioni, è impegnata un po’ fuori da Torino, in quel nordest del Piemonte che corriponde alla Valsesia e al Vercellese.
Qui, in una casa di riposo, alloggia la sua ex vicina di pianerottolo, la signora Boasso, che Sara – con la consueta gentilezza – non manca di andare a trovare. Nella casa di riposo muore però una delle ospiti, non per il tempo che passa inesorabile – come sarebbe naturale – ma avvelenata.
Quando Sara scopre che la nuova direttrice della struttura ha scontato due anni di carcere per un omicidio che non aveva commesso, non può fare a meno di indagare e lo fa con l’aiuto di due simpatiche e curiosissime ospiti della caa di riposo. L’indagine la porterà a scavare nel passato tra vecchie vicende dimenticate e anziane ricamatrici di puncetto.
Graziella Costanzo ha dato vita ad un personaggio a cui è impossibile non voler bene. Dolce e delicata, curiosa e con un fascino tutto suo, ara questa volta si trova perfino ad incontrare un vecchio amore di 50 anni prima, che rischia di sconvolgerle la vita più di tutti i delitti in cui si è imbattuta.
Il racconto è estremamente circostanziato ed è evidente che l’autrice conosce bene i luoghi di cui parla. Il libro è addirittura corredato dalle foto della Valsesia, di Alagna, di Vercelli, di Fobello, delle feste che vi si svolgono, dei merletti e dei puncetti. Al punto che, lasciandosi coinvolgere dalla storia raccontata, si finisce per credere che sia una storia vera.
Ed invece è un bel giallo, con un intrigo ben sviluppato, in cui però è forse ancor più importante lasciarsi coinvolgere dal clima, dai personaggi e dall’ambientazione. Per approfondire ulteriormente potete leggere la mia intervista con Graziella Costanzo.