Ha una genesi particolare il nuovo romanzo di Antonio Tentori, che risponde al significativo titolo di Ritorno al delirio, CatBooks. E’ infatti il seguito diretto diretto di Giù, nel delirio, il crudo romanzo di Alda Teodorani del 1991.
Antonio Giordani è morto e la sua amante Grazia Greuter (con cui ha condiviso gli orrori e la passione della prima storia) non riesce a darsi pace per la perdita. Decide così che l’unica strada è la vendetta e con metodo ed estrema lucidità elimina uno dopo l’altro i respondabili della morte di Antonio.
In questo percorso incontrerà la splendida modella Jade, con cui intrecerà un legame molto stretto fatto di sesso e condivisione, ma anche la misteriosa giapponese Akimi, che non nasconde di desiderarla.
Tentori ci porta direttamente nell’incubo della violenza e della vendetta, ci trascina in un turbine di odio e omicidi senza lasciare spazio a troppi contorni. La sua prosa secca, senza fronzoli arriva dritta al punto.
Il mondo in cui ci troviamo è fatto di droga, di violenza, di clan malavitosi, di sesso a pagamento. In questo contesto Grazia si muove come una vendicatrice gelida, con un obiettivo fisso in testa, pronta ad andare dritta alla meta senza preoccuparsi delle conseguenze dei suoi gesti.
In questo ghiaccio di azioni e omicidi si aprono però degli spiragli di sentimenti. Il rapporto con la bellissima Jade non è fatto solo di corpi e di sesso ma è l’oasi in cui Grazia può rifiatare e ricarsi, trovare un briciolo di speranza ed andare oltre nel suo viaggio di violenta purificazione. Tra le due donne si crea un legame forte, che ha come base proprio Antonio, Giordani, che è stato amante di entrambe.
Ritorno al delirio è comunque un romanzo senza vincitori, senza anime pure. La violenza che pervade la città ha riempito e travolto tutto. Non ci sono personaggi esenti da colpe. Davvero un ritorno al delirio, giù in fondo, nel cuore più nero della violenza, dove non c’è più spazio per la speranza.