Ormai il passaggio al digitale terrestre ha trovato su questo blog un bello spazio.
Abbiamo parlato di come collegare un impianto minimo, abbiamo provato (fallendo abbastanza) a mettere insieme un impianto più complesso, abbiamo fatto alcune riflessioni cercando di capire in cosa consiste il problema relativo alla difficoltà di registrare tramite i vecchi dvd recorder o vcr.
A questo punto, quando ormai Sardegna, Trentino, Torino, Cuneo e Roma hanno potuto sperimentare la nuova (?) tecnologia, vorrei provare ad iniziare a trarre un primo bilancio.
Ho preparato un breve sondaggio che si articola su 4 domande a risposta multipla.
Quello su cui vorrei interveniste con la vostra esperienza personale sono i tre aspetti principali che riguardano il digitale terrestre.
Le novità che la tecnologia introduce sono infatti una qualità delle immagini migliore, la disponibilità di un numero maggiore di canali e l’interattività grazie ad una serie di strumenti (molti dei quali ancora non attivi).
La quarta domanda è un riassunto generale, un vostro SI o un vostro NO al passaggio dall’analogico al digitale.
I quesiti sono a risposta chiusa ma siete naturalmente invitati ad utilizzare i commenti per eventuali considerazioni o approfondimenti.
Lo scopo dell’operazione è di fare un primo bilancio e di far capire agli abitanti della Campania (prossima tappa del passaggio) che cosa devono aspettarsi.
Lascerò il sondaggio aperto fino a data da destinarsi… vediamo un pò come si evolve la cosa.




Al sondaggio mancano le domande relative al complicarsi della gestione del complesso TV, VCR, Sat etc. e al moltiplicarsi di consumi energetici e di telecomandi. 🙂
@ Artefice
Ho pensato se inserire una domanda del tipo “Hai avuto difficoltà ad installare l’impianto”, ma poi ho pensato che la questione era stata sufficientemente sviscerata nei post precedenti.
Mi metto la giacchetta di metodologo…
La prima domanda non è corretta perchè in linea teorica un confronto fra “immagini” analogiche e digitali non è possibile e le risposte non rispettano la domanda.
Alla seconda domanda non è possibile rispondere perchè non ci sono in questo momento software mhp che propongano una “funzione interattiva”.
la terza domanda andrebbe bene se non mischiasse due concetti diversi: qualità e quantità. Sull’accerchiamento del concetto di qualità televisiva potremmo aprire un corso di laurea apposito.
La quarta domanda è scarsamente comprensibile: un salto in avanti rispetto a che?
@ Federico
Peraticamente ho fatto un disastro…!
Provo a difendermi.
Tutte le domande chiedono risposte che si basino sulla percezione del telespettatore.
La prima è nata perchè il digitale ci è stato presentato come una tecnologia capace di regalarci immagini più nitide, colori più reali e quant’altro. Voglio sapere se questo miglioramento qualitativo è percepibile da parte di chi guarda.
Sulla seconda mi prendo la critica. La tengo valida per quello che è possibile farci adesso e mi riservo di riproporla quando (?) i software esisteranno.
La terza riunisce proprio i concetti di cui parli e parte da una considerazione. Serve avere cento canali se sono tutti canali inguardabili?
Voglio sapere se il numero è considerato interessante da chi guarda e se la qualità dei nuovi canali è considerata interessante da chi guarda.
Naturalmente le risposte sono assolutamente e inevitabilmente soggettive.
Per quanto riguarda la quarta domanda, “un salto in avanti” è riferito ovviamente alla situazione presente fino a ieri.
Ci è stato imposto un cambiamento (oneroso in termini di impegno e monetari), questo cambiamento è un miglioramento oppure no?
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi sulle domande… 🙂
Non c’è bisogno di difendersi, non ho dubbi sulle domande e non devi chiarire niente a me: devi rispettare le regole della ricerca sociale, innanzitutto non fare un questionario viziato da pregiudizi (è evidente quanto tu sia partito dalle risposte per costruire poi le domande) e rispettare il “fundamentum divisionis” che è alla base della ricerca sociale quindi devi cambiare le domande…
@ Federico
Non so nulla di ‘fundamentum divisionis’ nè di ricerca sociale.
Mi interessa sapere cosa pensano i miei lettori rispetto ai tre punti che ci sono stati presentati come novità.
Non ho intenzione di aprire un’agenzia di sondaggi, chiedo solo il vostro parere.
E soprattutto nessun pregiudizio in partenza.
Se può interessarti io credo che la qualità delle immagini sia migliorata ma non sia eccellente e che ci siano diversi canali interessanti tra le new entry (rai storia, rainews, gulp, per esempio).
L’unico aspetto che reputo non interessante è l’interattività, funzione che ritengo non destinata alla televisione ma ad altri strumenti (internet).
La messa in opera del digitale terrestre, non è preceduta da accurati accertamenti tecnici relativi al segnale,ed ecco che,sopratutto in occasione di programmi sportivi in diretta,sorgono spesso problemi di ricettività del segnale.
Ma sopratutto gli utenti non hanno al cun punto di riferimento per richiedere assistenza.Insomma la solita mancanza di professionalità.
@ sergio
Dovrebbe esserci un numero verde… ma al momento mi sfugge.
Francamente non ho capito Sergio,forse sono le virgole sparse qua e là a non permettermi di capire il senso della frase: chi manca di professionalità? L’emissione digitale è sovrapponibile a quella analogica, il segnale parte dagli stessi punti di sempre, le onde elettromagnetiche sono sempre le stesse, chi vedeva prima vede anche dopo.
Se poi si confonde la quadrettatura della compressione con i problemi “di segnale” è un altro discorso.
L’esperienza insegna che nel 99% dei casi è il singolo impianto di antenna del privato a non funzionare, e il privato non lo sa: glielo deve dire l’amministratore delegato RAI?