Arte estrema – Andres Velez e gli uccelli stesi

Ci risiamo.
Ancora una volta torniamo a parlare di polemiche legate ad istallazioni artistiche un pò eccessive.
Ricordate il caso del cane lasciato senza cibo in una stanza?
E quello del bambino esposto come fosse un selvaggio in un circo di inizio novecento?

Questa volta si tratta di decine di uccelli stesi come fossero biancheria ad asciugare. Con tanto di mollette per i panni.

contra-el-viento-andres-velez

L’opera si chiama Contra el viento ed è stata realizzata in occasione di un’esposizione di 41 artisti locali a Calì, in Colombia.

L’artista in questione si chima Andres Veles ed è stato investito dalle polemiche.
Chiariamo i punti discussi.
Gli uccelli sono veri, morti e ampiamente vivisezionati.
Non è però chiaro come l’artista se li sia procurati.

Come al solito non è in discussione la qualità dell’opera (che trovo comunque interessante sebbene decisamente inquietante – qualche somiglianza eccessiva con Gli uccelli di Hitchcock) ma l’opportunità di utilizzare cadaveri di animali in un’istallazione artistica.

Il dibattito in Italia non è ancora arrivato. Possiamo tranquillamente aprirlo qui.

(credits foto : Carlos Ortega/EFE)

9 Comments

  1. Questa non è ARTE. Questa è CRUDELTA’ .
    Uccidere dei bellissimi uccelli per esibirli non è una forma di arte. Il “signor” Velas è un’artista fallito che crede di ricevere notorieta’ con questo orrore.
    Ce lo attacchere ai lui, sui fili, e tenendolo per degli accessori che a lui mancano del tutto, il vigliacco !

  2. soloparolesparse says:

    @ Anna
    Il tuo pensiero mi sembra abbastanza chiaro. Ti ricordo solo che non sappiamo se gli uccelli siano stati uccisi per realizzare l’opera o siano stati usati uccelli già morti (per quello che conta).

  3. antonella says:

    vivi o morti quegli uccelli è cmq una vergogna.. e non oso chiamarla arte! stiamo andando oltre il limite dell’inverosimile..!! assurdo.. è questa la parola che ripeto ogni volta che vedo queste cose.. assurdo.

  4. Lidia says:

    Ma voi attacchereste un uomo morto, un cane morto, un gatto morto, una qualsiasi cosa morta perchè “è arte”?

    Credo che questa sia una barbarie e un’assoluta mancanza di rispetto per i morti, di qualunque specie essi siano!

  5. soloparolesparse says:

    @ antonella & Lidia
    Vi confesso che non me la sento di prendere una posizione dichiaratamente contro. Il corpo (anche quello umano) è stato spesso nei secoli oggetto d’arte (vivo o morto che fosse).

  6. Lorenza Monti says:

    Come può essere bello un corpo morto?

  7. Andrés Vélez says:

    il mio inglese è male, ma vorrei fare un commento sul mio lavoro.
    Si tratta di un lavoro che si riferisce alla scontro di uccelli nei confronti della città, contro
    cemento, contro il vetro “, contro il vento” …
    Gli uccelli sono appese in Guayas (elemento freddo e urbano), con ganci
    abbigliamento, pronti con le ali aperte, che fa riferimento alla “libertà rubati”, un
    carcere e spazio invaso.

    Ho intenzione di fare una riflessione su ciò che ha abusato, sfollati e attaccato (uccelli che cadono, muoiono e si decompongono sulla riva, su tetti, nelle strade, vale a dire, la città invisibile).
    La mia intenzione è di creare un impatto visivo, rendendo l’opera evoca lo spettatore a riflettere e interagire con essa, il risveglio dei sensi che sono in sospeso. Queste situazioni sono molto tutti i giorni, ma l’abito e diventano invisibili intáctiles …
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  8. soloparolesparse says:

    @ Andres Velez
    Grazie molte Andres per aver voluto chiarire le tue intenzioni all’interno di questa discussione.
    Il tuo italiano è sufficientemente chiaro per essere compreso.

  9. laura melissa villa atehortua says:

    felicitaciones profe por su expocicion en cali la institucion samuel barrientos esta con usted y lo apolla en todo como profesor,y como artista eres el mejor de todos los tiempos att.7-3

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