Corriere, Repubblica e i video degli utenti. La Stampa invece…

In realtà quello che affronto oggi è un discorso vecchio, ma gli eventi tragici di ieri a Viareggio hanno portato alla ribalta la questione.

La questione è la brutta abitudine dei quotidiani e dei telegiornali italiani di raccogliere video da Youtube come se fosse un enorme calderone ed appropiarsene liberamente.
Il problema riguarda tutti i telegiornali e buona parte delle edizioni online dei quotidiani.

incidente-ferroviario-viareggio

In maniera particolare…
Il Corriere della sera è abituato a scaricare i video da youtube (operazione non permessa dal sito di videosharing) e a ricaricarli sulla propria piattaforma per farli passare sul canale Corriere TV.
Naturalmente nessun credito è riconosciuto agli autori dei video.
Nel caso del disastro ferroviario di viareggio il Corriere ha raccolto tutti i video in questa pagina catalogandoli come “riprese dei cittadini”.

Stesso identico discorso per Repubblica che è solita effettuare la medesima operazione ed in questo caso ha pensato bene di montare insieme i video raccolti in rete e dare come credits una cosa tipo “un montaggio seleziona i migliori del web”.
E qui abbiamo l’aggravante di un bel passaggio pubblicitario prima della partenza del video, i cui introiti, è evidente, andrebbero divisi tra gli autori dei vari filmati utilizzati nel montaggio.

Nota di merito per La Stampa che, dopo aver per mesi e mesi inserito video scrivendo sotto “video da youtube”, ha finalmente cambiato politica e ieri ha caricato i video degli utenti embeddandoli direttamente da youtube, vale a dire secondo il semplicissimo processo corretto.
Il neo direttore Calabresi al momento dell’insediamento ha annunciato una particolare attenzione alla versione online del suo giornale e questo mi sembra veramente un ottimo punto di partenza.

Ora… trovarmi a fare i complimenti a chi si comporta nell’unica maniera lecita sembrerebbe illogico, ma purtroppo la situazione è questa.
Un’ultima considerazione diretta ai direttori di Corriere e Repubblica (e per osmosi a tutti i direttori che utilizzano le stesse tecniche). Pubblicare un video presente su Youtube senza dichiarare in maniera esplicita chi è l’autore (nome e cognome o nickname + link) non solo è umanamente e professionalmente scorretto ma è proprio legalmente punibile.
Tutti i video (tutte le produzioni d’ingegno) sono infatti protette da copyright dove non diversamente segnalato dagli autori. Questo vuol dire che per pubblicarli bisogna chiedere il permesso agli autori. Su Youtube la questione è ancora più semplice perchè buona parte dei video sono rilasciati con Licenza Creative Commons e quindi basta embeddarli copiando l’apposito codice.

E che nessuno tiri fuori il diritto di cronaca perchè stiamo parlando di una cosa diversa…

Aggiornamento: la situazione ha avuto sviluppi qui.

(screenshot dal Corriere della Sera del 30 giugno 2009)

4 Comments

  1. calca says:

    senza dimenticare la parte fotografica. per i giornali online flickr è una risorsa da non linkare.

  2. soloparolesparse says:

    @ calca
    Certo! La mia considerazione si limita ai video, ma il discorso vale per le foto e (ahime) anche per stralci di post estrapolati dai blog.

  3. calca says:

    era solo per la precisione!

    spesso i contenuti sono sotto CC e basta citarne la fonte.. (anche se come dici giustamente la pubblicità varia questo tipo di ‘rapporto’)

  4. soloparolesparse says:

    @ calca
    I contenuti CC hanno regole ben precise (e molto semplici) decise dagli autori stessi.
    Approfitto per ricordare questo post in cui si approfondisce proprio la questione Creative Commons (se i direttori suddetti volessero dare uno sguardo…)

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